
15 consigli su come evitare di addormentarsi alla guida
In questo articolo
ToggleIl sonno influisce sulla nostra guida: due incidenti su dieci che avvengono in Italia sono causati dalla sonnolenza!
L’estate è sicuramente un momento dedicato al relax, a ricongiungersi con le famiglie d’origine e a ricaricare le energie, ma talvolta per raggiungere le località prescelte alcuni sono costretti a sobbarcarsi lunghe ore alla guida di un autoveicolo, talvolta anche di notte Uno sforzo necessario per poi godersi il meritato riposo, ma che sottopone colui che guida a un notevole stress, dovendo mantenere per lunghe ore la stessa posizione e un livello di attenzione adeguato, che a lungo andare può rivelarsi dannoso, se non fatale.
Il pericolo invisibile: perché addormentarsi alla guida è così rischioso
Addormentarsi alla guida, anche per pochi secondi, può infatti mettere seriamente a rischio il conducente e i suoi passeggeri. Viaggiare su un’autostrada a 120 km/h e fare un pisolino di due secondi, ad esempio, significa percorrere una distanza equivalente a due campi di calcio senza controllo. Pertanto, il sonno è uno dei nostri principali nemici quando ci mettiamo alla guida. Secondo i dati riportati da Parclick,, la sonnolenza è correlata al 20% degli incidenti stradali che si verificano in Italia. Più della metà dei conducenti ammette di aver avuto almeno una volta sonnolenza durante i propri spostamenti. Avere sonno mentre si guida diminuisce le capacità fisiche.

Gli effetti della sonnolenza
- Maggiore tempo di reazione: gli incidenti di tamponamento sono molto comuni in questi casi, quando l’auto davanti frena e non siamo in grado di reagire prontamente, causando una collisione.
- Difficoltà a mantenere la concentrazione: guidare con sensazione di sonnolenza su una strada monotona, come un’autostrada, può rendere difficile mantenere la concentrazione.
- Calo della vista e alterazioni motorie: il sonno altera le funzioni sensoriali, principalmente la vista, rendendo difficile la messa a fuoco e causando visione sfocata e, talvolta, affaticamento degli occhi. Inoltre, i muscoli tendono a rilassarsi e i movimenti diventano meno precisi.
- Apparizione di microsonni: i microsonni, che durano di solito sei secondi, appaiono senza che l’individuo ne sia consapevole. Il conducente si disconnette da tutto ciò che accade sulla strada, il che può portare a incidenti gravi.
Le cause della sonnolenza sono moltepilici. Aver mangiato in abbondanza, assumere alcuni farmaci o non aver dormito a sufficienza la notte prima possono provocare situazioni pericolose.
Pertanto, ecco alcuni consigli e trucchi per evitarlo:
1. Meglio di giorno e con pause
Guidare di giorno è sempre più conveniente che farlo di notte, poiché durante le ore diurne la sonnolenza tarda più tempo a manifestarsi, ed è sempre consigliabile fare delle pause ogni due ore o ogni 200 chilometri per ridurre l’affaticamento: non appena si avvertono i primi sintomi di sonnolenza, è opportuno fermarsi appena possibile e riprendersi. Se necessario, si può fare un riposino di 20 minuti in una zona sicura come un’area di sosta.
2. Evitare le ore più pericolose
Le ore più pericolose sono tra le 3 e le 5 del mattino e tra le 2 e le 4 del pomeriggio. Anche avendo riposato bene la notte prima, in queste ore è probabile che sopraggiunga il sonno, poiché il corpo è abituato a rimanere a riposo in queste specifiche fasce orarie.
3. Attenzione durante i tragitti brevi
I conducenti tendono a pensare che il sonno si manifesti solo nei viaggi lunghi, ma può comparire anche nei tragitti più brevi, specialmente se si percorrono autostrade, dove la guida è più monotona.
4. Riposare la notte precedente
Prima di intraprendere un viaggio su strada, è fondamentale riposare la notte precedente. L’ideale è dormire almeno sette ore.
5. Non rilassarsi troppo
Durante la guida, non bisogna adottare una postura eccessivamente rilassata. Per mantenere il tono muscolare, è consigliabile tenere la schiena dritta ed entrambe le mani sul volante.
6. Mantenere una temperatura adeguata nell’auto
Il riscaldamento è nemico della sicurezza. In un veicolo troppo caldo, è più facile sentirsi assonnati. In tal caso, è consigliabile accendere l’aria condizionata, regolandola in modo che l’aria arrivi al petto o alle mani del conducente. Un’altra opzione è aprire le finestre per alcuni secondi.
7. Scegliere la musica giusta
Scegliere musica rilassante è il preludio per iniziare a sentire sonno. Allo stesso modo, ascoltare le nostre canzoni preferite può contribuire all’automatizzazione della guida.
8. Non mangiare abbondantemente
I pasti abbondanti provocano sonnolenza. Durante un viaggio su strada, è meglio evitare cibi che causino una digestione pesante. È meglio optare per frutta e verdura o un pasto leggero.
9. Idratarsi durante il viaggio
Bere a sufficienza è il modo migliore per idratarsi e allo stesso tempo evitare l’affaticamento muscolare, che può portare alla sonnolenza.
10. Fare attenzione agli stimolanti
Le bevande energetiche o contenenti caffeina, come caffè o bibite gassate, devono essere assunte con cautela, poiché possono avere un “effetto rimbalzo”.
11. Stabilire turni di guida
Se il viaggio in auto viene fatto insieme a una persona dotata di patente, è buona idea stabilire turni di guida. In questo modo, si alternano i periodi di attenzione alla strada e di riposo, al fine di essere sempre in perfette condizioni.

12. Cantare e parlare con il passeggero
Cantare a voce alta può essere un buon rimedio se si guida da soli. Se il viaggio viene fatto con un passeggero, è bene avvisarlo affinché possa intrattenere una conversazione con il conducente.
13. Mangiare o masticare gomme da masticare
Prendere una caramella o masticare una gomma da masticare aiuta a restare svegli. È necessario, in questi casi, non staccare mai gli occhi dalla strada per evitare distrazioni che possono portare a un incidente.
14. Approfittare della tecnologia del veicolo
Alcuni veicoli hanno già di serie la tecnologia di riconoscimento facciale per avvisare il conducente nel caso si addormenti. Ci sono marchi di auto che segnalano quando non si sono effettuate le soste opportune e altri che si affidano agli assistenti di corsia per prendere il controllo del veicolo nel caso in cui il conducente si addormenti. Sul mercato ci sono poi applicazioni che riconoscono le i segnali di sonnolenza sul viso o nei movimenti degli occhi ed emettono avvisi sonori o luminosi, o chiedono al conducente di dire una frase a caso ogni tanto per mantenerlo sveglio.
15. Stretching dentro e fuori il veicolo
Quando si sente sonnolenza, si possono fare esercizi di stretching all’interno del veicolo durante le fermate ai semafori, ai caselli autostradali o in caso di ingorghi, per mantenere il tono muscolare, come muovere la testa da sinistra a destra e dall’alto verso il basso. Sono efficaci anche gli stretching delle braccia con le mani intrecciate e i palmi delle mani rivolti verso l’esterno, e le rotazioni delle spalle. Per svegliarsi, è possibile parcheggiare l’auto in un’area sicura e fare esercizi fuori dal veicolo. La cosa migliore è fare una breve passeggiata, ma ci sono altre opzioni, come poggiare una gamba sul paraurti e allungare l’altra o appoggiare le mani sul cofano e mettersi in punta di piedi.

Basta un solo secondo...
Ester Stivelli, Squad Lead di Parclick, ha dichiarato: «La sicurezza e la responsabilità sono due elementi fondamentali quando ci mettiamo alla guida e la stanchezza è uno dei principali fattori di rischio. Dobbiamo avere chiaro che se lottiamo contro il sonno, questo ha sempre molte probabilità di vincere la partita. Invece di confidare nella nostra capacità di rimanere svegli, è più sicuro fermarsi e dormire qualche minuto, se necessario, non appena avvertiamo le prime avvisaglie di sonnolenza. Inoltre, consigliamo di prenotare in anticipo un posto auto nella nostra destinazione, in modo da ridurre ulteriormente il tempo di guida, soprattutto quando si è già provati dal viaggio. Un solo secondo è più che sufficiente per mettere noi stessi e gli altri in una situazione di pericolo che, nel caso della sonnolenza alla guida, possiamo evitare facilmente adottando semplici accorgimenti».
A te l'onere del primo commento..