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Giornata mondiale del profumo
AttualitàBeauty

21 Marzo: è la Giornata Mondiale del Profumo!

Laura Baiocco
Laura Baiocco
Marzo 21, 2025

In questo articolo

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  • Lo sapevate che il primo giorno di primavera, già da venti anni, si festeggia la Giornata Mondiale del Profumo? Ventiquattro ore interamente dedicato al meraviglioso universo delle fragranze!
  • Come mai si chiama profumo? Chi lo ha inventato?
  • Chanel N° 5 ovvero, sua maestà “il” profumo, ma vi siete mai chiesti perché si chiama proprio N° 5?
  • Le fragranze più adatte da scegliere in primavera
  • Regole per “indossare” il profumo: siete sicuri di conoscerle?
  • Qual è il profumo più costoso al mondo?

Lo sapevate che il primo giorno di primavera, già da venti anni, si festeggia la Giornata Mondiale del Profumo? Ventiquattro ore interamente dedicato al meraviglioso universo delle fragranze!

Il 21 marzo è da sempre un giorno speciale, è il primo giorno di primavera, la stagione della rinascita dopo il lungo torpore invernale, la stagione della gioia e del nuovo slancio verso il futuro. Ma forse non tutti sanno che il 21 marzo, da venti anni a questa parte, si celebra anche la Giornata Mondiale del Profumo!

Nel 2005, infatti, la Fragrance Foundation, un’organizzazione internazionale che promuove l’industria dei profumi, ha deciso di dedicare un’intera giornata al meraviglioso mondo delle fragranze, proprio in concomitanza con l’ingresso ufficiale della primavera, la stagione in cui la natura si risveglia e l’aria si riempie dei mille meravigliosi profumi dei fiori e della vegetazione che rinasce a nuova vita.

Ogni fragranza è un’opera d’arte unica, capace di suscitare emozioni profonde e di creare ricordi duraturi e in questo giorno speciale si vuole anche rendere merito al lavoro degli artisti e dei profumieri che creano queste opere d’arte olfattive. Dietro ogni profumo, infatti, c’è un processo creativo complesso, che richiede competenze, passione e una profonda conoscenza degli ingredienti e delle note aromatiche.

In tutto il mondo, durante questa giornata speciale, vengono organizzati eventi, workshop, mostre e presentazioni che offrono l’opportunità di scoprire nuove fragranze, imparare di più sulla storia e l’arte dei profumi o anche semplicemente condividere l’amore per questa forma d’arte.

Questa giornata è anche un’occasione per riflettere sulle svariate sfaccettature dell’universo del profumo e celebrarne l’importanza nella nostra vita quotidiana, in particolare la sua capacità di evocare ricordi, di suscitare emozioni e di creare un’atmosfera unica. I profumi sono molto più di semplici odori, sono veri e propri linguaggi sensoriali che comunicano con la nostra mente e il nostro cuore e, non a caso, accompagnano la storia dell’uomo sin dalla notte dei tempi.

Come mai si chiama profumo? Chi lo ha inventato?

Il c.d. "Cofanetto di Merit", risalente al 1400 a.C. e conservato presso il Museo Egizio di Torino. Il cofanetto da toletta apparteneva a Merit, la moglie dell'architetto Kha, "Capo della grande casa", e contiene diverse ampolle di vetro per la conservazione di profumi.
Il c.d. "Cofanetto di Merit", risalente al 1400 a.C. e conservato presso il Museo Egizio di Torino. Il cofanetto da toletta apparteneva a Merit, la moglie dell'architetto Kha, "Capo della grande casa", e contiene diverse ampolle di vetro per la conservazione di profumi.

Il termine profumo deriva dal latino “per fumum” che significa letteralmente “attraverso il fumo”. Si chiama così perché, inizialmente, i profumi altro non erano che aromi bruciati, come l’incenso, in offerta agli dei e agli antenati.

Le prime fragranze risalgono a più di 5000 anni fa. Nell’antico Egitto il profumo aveva un ruolo prevalentemente spirituale, come intermediario tra l’uomo e gli dei, ma non mancava di svolgere anche una funzione mondana… Il faraone, infatti, seduceva con il Kyphi, un cosmetico composto da più di 60 essenze tra cui la rosa, il gelsomino e l’incenso.

I Greci e i Romani, com’è noto, amavano cospargersi il corpo con oli aromatici, mentre è agli Arabi che si deve l’invenzione dell’acqua di rose e l’utilizzo dei primi vaporizzatori. Per veder nascere la profumeria moderna, però, dobbiamo aspettare il XVI e il XVII secolo, con l’invenzione dell’acqua di Colonia e con la creazione di una vera e propria azienda, a Grasse, dove si sviluppò la cultura delle piante da profumo. Ma è solo nel 1800 che la creazione di essenze si elevò a vera e propria arte e comparvero i primi prodotti di sintesi di alta qualità.

Nel XX secolo poi le maison di moda più prestigiose iniziarono a creare le proprie fragranze: prima fra tutte Coco Chanel che, nel 1921, lanciò l’iconico Chanel N° 5.

Chanel N° 5 ovvero, sua maestà “il” profumo, ma vi siete mai chiesti perché si chiama proprio N° 5?

Chanel N° 5 era il profumo preferito di Marylin Monroe, che non andava mai a letto senza aver messo alcune gocce della fragranza.
Chanel N° 5 era il profumo preferito di Marylin Monroe, che non andava mai a letto senza aver messo alcune gocce della fragranza.

Ogni anno in tutto il mondo il mercato viene letteralmente invaso da nuove creazioni olfattive. Sono centinaia i profumi lanciati dai vari brand e che vanno ad affollarsi sulle mensole delle profumerie, ma solo una piccola percentuale di essi riesce a diventare un successo duraturo.

Poi ci sono i fuoriclasse, gli iconici, i senza tempo come il celeberrimo Chanel N° 5, quello che la divina Marylin Monroe indossava sempre la sera prima di andare a letto (senza altro addosso a quanto pare… ).

Chanel N° 5 non è un profumo, è la quintessenza del profumo, ma vi siete mai chiesti perché si chiami proprio così? Per scoprirlo dobbiamo ripercorre l’affascinante storia di questa divina fragranza.

Torniamo all’estate del 1920 quando Coco Chanel era in vacanza sulla Costa Azzurra con il granduca Dimitri Pavlovich e decise di recarsi da Ernest Beaux, celebre e sofisticato profumiere di origine russa, per commissionargli la creazione di un profumo. Non di un profumo qualunque, ma di una rivoluzione in fatto di profumi… Perché Mademoiselle Gabrielle aveva le idee chiare: voleva un profumo che odorasse di donna, non di rosa o di mughetto o di verbena, ma di donna, e per Coco il profumo di donna era quello di sua madre, quello fresco e intenso del bucato steso al sole (la madre di Chanel era una lavandaia in Provenza).

Dopo due mesi di lavoro Ernest presentò a Coco a Parigi, in Rue Cambon 31, i dieci campioni, numerati dall’1 al 5 e dal 20 al 24. Lei scelse il n°5, il campione… sbagliato! Sì perché quel flacone conteneva il risultato di un errore di laboratorio commesso da un assistente di Beaux, che aveva aggiunto una dose eccessiva di aldeide (un derivato dalla fermentazione degli zuccheri che ha un sentore molto simile al sapone) creando così, inavvertitamente, una fragranza fresca che ricordava molto l’odore del sapone sulle mani, come l’odore delle mani della mamma di Chanel: il profumo perfetto!

Si racconta addirittura che, subito dopo la scelta, Coco portò il profumiere Beaux fuori a pranzo e, mentre erano seduti al tavolo, si spruzzò un po’ di profumo. Beh, pare che le donne presenti in sala fecero la fila al loro tavolo per sapere da dove arrivasse quella fragranza celestiale! Non c’era ombra di dubbio… quel profumo avrebbe lasciato il segno.

Infatti, Chanel N° 5, lanciato appositamente con intento scaramantico il giorno 5 del mese di maggio (quinto mese dell’anno), ebbe un successo immediato e di lì a poco Mademoiselle firmò un contratto con Pierre Wertheimer, proprietario di Les Parfumeries Bourjois, la più famosa casa cosmetica francese del tempo, per creare una nuova società, Les Parfums Chanel. Il resto è storia.

Le fragranze più adatte da scegliere in primavera

Gli accordi floreali sono i grandi protagonisti dei profumi della bella stagione: bergamotto, gelsomino, rosa, iris, ma anche limone e mandarino... @Shutterstock
Gli accordi floreali sono i grandi protagonisti dei profumi della bella stagione: bergamotto, gelsomino, rosa, iris, ma anche limone e mandarino... @Shutterstock

In primavera la natura si risveglia e ovunque è tutto uno sbocciare di fiori colorati e odorosi che mandano in estasi i nostri sensi. E sono proprio gli accordi floreali i grandi protagonisti dei profumi della bella stagione: bergamotto, gelsomino, rosa, iris, ma anche limone e mandarino regnano incontrastati nei bouquet delle fragranze primaverili, esaltando l’energia e la gioia che scaturiscono da questa stagione. Caratteristica peculiare delle fragranze primaverili è la loro “leggerezza”, perché con l’alzarsi della temperatura esterna si alza anche la nostra temperatura corporea e quindi aumenta la capacità dell’epidermide si rilasciare la fragranza.

Anche nel corso della bella stagione i profumi più indicati cambiano con il trascorrere delle settimane e l’aumento delle temperature. Se, infatti, all’inizio della primavera si preferiscono profumi più morbidi e sensuali come rosa, gelsomino, violetta o accordi fruttati associati a un pizzico di dolcezza in più, che può richiamare gli aromi gourmand, più ci si avvicina all’estate più le note si alleggeriscono e diventano frizzanti e vivaci. Tè verde, essenze acquatiche, agrumi e note verdi sono tra le più comuni nelle fragranze della tarda primavera come dell’estate.

Regole per “indossare” il profumo: siete sicuri di conoscerle?

Il momento migliore per "indossare" il profumo è subito dopo il bagno o la doccia, quando la pelle asciutta ma ancora umida, sprigiona al massimo l'essenza. @Stutterstock
Il momento migliore per "indossare" il profumo è subito dopo il bagno o la doccia, quando la pelle, asciutta ma ancora umida, sprigiona al massimo l'essenza. @Stutterstock

Spruzzarsi il profumo addosso è un gesto automatico, che fa parte della nostra routine quotidiana, ma siamo davvero sicuri di saperlo “indossare” nel modo giusto?

Qual è il momento ideale per vaporizzarlo?

Se mettervi il profumo è l’ultima cosa che fate prima di uscire di casa, sappiate che state sbagliando: il momento migliore per spruzzarlo sulla nostra pelle è subito dopo la doccia perché la fragranza si sprigiona più intensamente quando la si applica direttamente dopo la doccia o il bagno sulla pelle asciutta, ma ancora leggermente umida e calda. Una volta vestiti, poi, potete aggiungere uno spruzzo finale sugli abiti per dare un “boost” alla fragranza.

Un’accortezza importante: se avete la pelle molto secca o disidratata, il profumo potrebbe essere assorbito immediatamente dall’epidermide assetata, perdendo di intensità. Dunque, è buona norma applicare dopo il bagno o la doccia una buona crema corpo che vi doni comfort e la giusta idratazione. Ma attenzione, sceglietela rigorosamente senza profumo (o della stessa linea profumata della vostra fragranza), per evitare fastidiosi contrasti o sovrapposizioni olfattive.

Dove va spruzzato il profumo?

La fragranza deve essere vaporizzata sui cosiddetti “punti di pulsazione”, vale a dire sui polsi, sulle pieghe delle braccia, sul collo e sui lobi delle orecchie. In queste zone, infatti, Il calore del corpo è particolarmente irradiato, il che fa risaltare più intensamente l’essenza.

Un punto di pulsazione particolarmente importante ma che viene spesso trascurato è l’ombelico: situato al centro del corpo, si riscalda in modo particolarmente intenso ed è quindi ideale per far sviluppare il profumo nel modo più potente. Si potrebbe obiettare che l’ombelico viene poi coperto dagli abiti, ma questo paradossalmente è un vantaggio, perché i vestiti impediscono che le molecole del profumo evaporino rapidamente.

Il profumo può essere spruzzato anche sui capelli?

La risposta è no, perché i normali profumi contengono un elevato quantitativo di alcol e quindi, a lungo andare, seccano la fibra capillare. Se non volete proprio rinunciare alla piacevole sensazione di spargere essenze nell’aere quando scuotete la vostra chioma qua e là, la scelta migliore è acquistare un profumo specifico per capelli che, essendo privo di alcol (o contenendone in quantità minore), eviterà alle vostre ciocche di disidratarsi. Inoltre, il profumo per capelli può trasformarsi in un vero trattamento di bellezza se scegliamo le tipologie a cui sono aggiunti olii nutrienti che donano una maggiore lucentezza.

Qual è il profumo più costoso al mondo?

"Shumukh" del marchio The Spirit of Dubai è il profumo più caro del mondo. Il suo prezzo? "Solo" 1.295.000 dollari!
"Shumukh" del marchio The Spirit of Dubai è il profumo più caro del mondo. Il suo prezzo? "Solo" 1.295.000 dollari!

I profumi, si sa, non sono una merce a buon mercato, ma vi siete mai chiesti quale sia la fragranza più costosa al mondo?

Attualmente pare si tratti di Shumukh del marchio The Spirit of Dubai, che ha scalzato dal podio L’Imperial Majesty di Clive Christian (emesso in una serie limitata di sole 10 bottiglie e custodito in flaconi di cristallo Baccarat tempestati di diamanti).

Shumukh è un inno alla maestosità degli Emirati Arabi, un mix di opulenza, materie prime ricercate e tecnologia contenuto in un flacone tempestato da 3.571 diamanti, più dettagli in perla, oro, argento, topazi e persino marmo di Carrara. Il flacone contiene ben tre litri di un elisir super-concentrato a base di materie prime preziose come oud e rosa turca, che resiste inalterato sulla pelle per 12 ore e ben 30 giorni sui vestiti.

Ma non è finita qui: Shumukh può essere vaporizzato sulla pelle con un telecomando (sì, avete capito bene) che regola l’intensità dello spruzzo e trasportato ovunque nella sua box di due metri con tanto di ruote.

Sì, ma quanto costa? Shumukh, che in arabo significa “meritarsi il massimo”, non tradisce il suo nome, infatti costa una cifra da capogiro… circa 1.295.000 dollari!

Forse potremmo accontentarci anche di un prodotto meno esclusivo…

Buona Giornata del Profumo a tutti!

Tags:

21 marzoChanel n.5Clive ChristianCoco ChanelCofanetto di MeritFragrance FoundationGiornata Mondiale del ProfumoImperial MajestyMarylin MonroeShumukhThe Spirit of Dubai

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