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TogglePer secoli, l’immagine della donna giapponese è stata legata alla figura della geisha, simbolo di grazia, bellezza e mistero. Ma dietro a quel trucco impeccabile e al kimono perfettamente avvolto si nascondeva un rigido codice di comportamento. Le donne erano spesso relegate a ruoli precisi e prestabiliti: mogli devote, madri premurose o affascinanti intrattenitrici.
Oggi, però, qualcosa è cambiato. Le nuove generazioni hanno detto basta alle imposizioni sociali e hanno trovato il modo di esprimersi in modo libero e autentico. Dall’ufficio al palcoscenico dei social, le donne giapponesi stanno riscrivendo le regole della femminilità. E se un tempo l’ideale era la geisha, oggi si guarda con ammirazione anche alla yamanba, la ribelle che ha rotto ogni schema.
Le geisha sono da sempre un’icona della cultura giapponese. Vestite con splendidi kimono, truccate con un make up sofisticato e addestrate in arti tradizionali come la danza, la musica e la cerimonia del tè, incarnavano un ideale di perfezione femminile. Ma dietro quel fascino delicato e impalpabile si celava un percorso di formazione durissimo: le giovani apprendiste, chiamate maiko, iniziavano il loro cammino sin da bambine e venivano educate in modo severo alla disciplina, alla grazia e alla discrezione.
Non era una vita facile. Ogni gesto doveva essere controllato, ogni parola misurata. Le geisha erano maestre nell’arte della conversazione, dovevano essere intelligenti e affascinanti senza mai risultare troppo sfacciate. Ma soprattutto, dovevano incarnare l’ideale di una femminilità che non faceva rumore, che si muoveva con delicatezza all’interno di una società dominata dagli uomini.
Eppure, se da un lato le geisha erano ammirate e rispettate, dall’altro rappresentavano un modello di donna profondamente legato alla tradizione. Una tradizione che, con il tempo, ha iniziato a stare stretta a molte giapponesi.
Già negli anni ’90, un’ondata di ribellione ha scosso il Giappone tradizionalista. È in questo periodo che è nata la sottocultura delle yamanba (o ganguro), un fenomeno che ha mandato in tilt il concetto di bellezza giapponese. Addio pelle di porcellana e make up delicato: le yamanba sfoggiavano un look estremo fatto di pelle abbronzata, capelli ossigenati, ombretti fluo e rossetti bianchi a contrasto.
Ma non si trattava solo di una questione estetica. La yamanba era un vero e proprio manifesto di ribellione contro le aspettative della società. Erano ragazze che si rifiutavano di conformarsi agli standard imposti, che volevano divertirsi, essere rumorose, indipendenti e, soprattutto, libere. Il loro stile di vita era un mix di influenze occidentali, cultura pop e voglia di sfida.
Non per niente il termine yamanba letteralmente fa riferimento alla vecchia strega di montagna antropofaga, archetipo del male, demonizzata ed emarginata. Molti le criticavano, considerandole volgari o eccessive, ma il loro messaggio era chiaro: le donne non devono per forza aderire a un modello imposto. Possono scegliere chi essere e come esprimersi. E questo concetto, oggi, è più forte che mai.
Oggi la battaglia non si gioca più tra geisha e yamanba, ma tra tradizione e libertà di scelta. Le donne giapponesi non devono più sentirsi costrette in un ruolo prestabilito. Possono essere eleganti e raffinate, ma anche ribelli e anticonformiste.
Sempre più giapponesi scelgono di intraprendere carriere ambiziose, di non sposarsi per forza, di vivere secondo le proprie regole. Il movimento femminista ha guadagnato terreno, portando con sé discussioni importanti su parità salariale, diritti sul lavoro e indipendenza economica.
E la società? Sta iniziando ad accettare questa nuova realtà, anche se il cammino è ancora lungo. Il Giappone rimane un Paese con forti radici patriarcali, ma le donne non hanno più intenzione di restare in silenzio. Oggi, che si tratti di una manager in carriera, di un’influencer su TikTok (e stando agli ultimi studi le K-star sono tra le più amate) o di una giovane artista, il messaggio è chiaro: le donne giapponesi non si lasciano più ingabbiare.
E voi, siete più team geisha o team yamanba? Ditecelo nei commenti!
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