Rivista Mio
  • Categorie
    • Copertina
    • Arte e Spettacolo
    • TV
    • Attualità
    • Cucina
    • Fitness
    • Gossip
    • Interviste
    • Moda e Design
    • Oroscopo
    • Salute
    • Viaggi
  • Edicola Digitale
    • Settimanale Mio
  • Link Utili
    • Termini e Condizioni
    • Dati Personali
  • Contatti
Facebook Twitter Youtube Instagram
Rivista Mio

Come posso aiutarti?

  • Copertina
  • Attualità
  • Interviste
  • Arte e Spettacolo
  • Viaggi
  • Gossip
  • Moda e Design
  • Oroscopo
Rivista Mio
  • Copertina
  • Arte e Spettacolo
  • Attualità
  • Interviste
  • Gossip
  • Viaggi
  • Oroscopo
Attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo
Attualità

Germania. Attentato al mercatino di Natale

Alessio Sperati
Alessio Sperati
Dicembre 21, 2024

In questo articolo

Toggle
  • Le ragioni dell'odio
  • I tragici precedenti

Siamo a Magdeburgo, città dell’alta Germania a pochi chilometri da Berlino. È venerdì sera e le persone si accalcano per visitare uno dei più caratteristici mercatini di Natale del posto, quando un’auto si scaglia sulla folla con l’intento di uccidere il più possibile. L’auto, noleggiata il giorno stesso, è stata lanciata a folle velocità tra la gente assembrata per acquistare gadget di Natale e bere vin brulé e la sua corsa in mezzo ai turisti è andata avanti per più di 400 metri prima di essere bloccata dalle forze dell’ordine. L’autista è stato subito arrestato e identificato. Il bilancio ufficiale finora è di 5 morti e almeno 200 feriti. Tra i deceduti c’è anche un bambino di 9 anni e tra i feriti c’è un tedesco di origini italiane: il 40enne Marco Forciniti.

Attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo
Magdeburgo. Orrore al mercatino di Natale

Alla guida del mezzo c’era Taleb Al Abdulmohsen, cinquantenne medico psichiatra di origini saudite e immigrato in Germania nel 2006. Da quanto traspare dai suoi profili social, Taleb non è un jihadista anti-Occidente; al contrario, il suo gesto è rivolto contro un Paese che è troppo accogliente anche con gli islamici ultraconservatori. «La Germania vuole islamizzare l’Europa», si legge in uno dei suoi post mentre in una delle immagini da lui caricate spicca un fucile semi-automatico, l’AR-15, usato in molte stragi negli Stati Uniti.

Le ragioni dell'odio

Lui che è fuggito da un Paese che applica la Sharia e dove predomina un tipo di Islam ultraconservatore, sembrava volesse aiutare altri come lui a trovare rifugio in Europa, soprattutto donne. Aveva anche creato il forum wearesaudis.net. Il suo impegno per i rifugiati, che ad esempio volevano esprimere liberamente il loro ateismo, è stato raccontato anche da qualche testata giornalistica. Oggi nel suo sito leggiamo l’avviso «Non chiedete l’asilo in Germania». In un altro post Taleb ha scritto: «Pubblicherò le prove che le autorità tedesche hanno commesso una serie di crimini deliberati contro i rifugiati sauditi»; e ancora: «Vi assicuro che se la Germania vorrà la guerra, l’avranno. Se la Germania vuole ucciderci, li massacreremo, moriremo o andremo in prigione con orgoglio». Ora la questione è sempre la stessa: possibile non attivare un qualsivoglia strumento informatico per scovare chi manifesta sentimenti di odio di tal natura contro il suo Paese ospitante allo scopo di prevenire atti estremi e non arrivare sempre a fatto compiuto?

attentato_magdeburgo
Uomini al lavoro sul luogo dell'attentato

I tragici precedenti

«È una catastrofe per Magdeburgo, per la Germania in genere» ha commentato Reiner Haseloff, presidente della regione Sassonia-Anhalt. Uno dei primi interventi è stato anche quello della ministra dell’Interno Nancy Faeser: «I miei pensieri vanno alle vittime e ai loro parenti, siamo al fianco delle cittadine e dei cittadini di Magdeburgo». La Germania ancora ricorda l’attentato del 19 dicembre 2016 al mercatino di Natale di Berlino nel quale un tunisino aveva scagliato un camion sulla folla uccidendo 13 persone tra le quali anche la nostra connazionale Fabrizia Di Lorenzo. Qualche mese prima, nello stesso anno, era successo a Nizza: un camion era stato lanciato deliberatamente sulla folla lungo la Promenade des Anglais provocando la morte di 86 persone tra cui 6 italiani. Nel 2017 è toccato alla capitale britannica quando un furgoncino ha investito alcuni pedoni sul marciapiede del London Bridge. Nel 2017 succede anche in Spagna; a Barcellona il 17 agosto un furgoncino investe la folla sulle Ramblas, mentre il giorno dopo un’Audi A3 investe deliberatamente alcuni pedoni sul lungomare di Cambrils. Tra le vittime di allora anche i giovani connazionali Luca Russo e Bruno Gulotta.

Tags:

AttentatoGermaniaMagdeburgoTerrorismoVittime

Condividi articolo

A te l'onere del primo commento..

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Mio in edicola

Settimanale mio - rivista digitale online

Leggi anche

barbara d'urso

Myrta Merlino dice addio a “Pomeriggio 5”: la reazione di Barbara d’Urso (che fa volare i fan)

3
frange

Frange mania: il trend più divertente della primavera-estate 2025

3
La protesta contro la guerra in Palestina invade Roma: "Stop massacro"

La protesta contro la guerra in Palestina invade Roma: “Stop massacro”

3

Potrebbe interessarti

meghan markle
3

Meghan Markle choc: ecco di cosa ha paura!

Giugno 11, 2025
Remise en forme: 5 obiettivi per un fisico perfetto!
4

Remise en forme: 5 strategie per un fisico perfetto!

Giugno 13, 2025
frange
3

Frange mania: il trend più divertente della primavera-estate 2025

Giugno 12, 2025
Danzopoli: nuove ombre sul caso Galvagno e sul sistema FIDESM
3

Danzopoli: nuove ombre sul caso Galvagno e sul sistema FIDESM

Giugno 12, 2025
Carica altri

Mio in edicola

Seguici

Facebook
Twitter
Instagram
Pinterest
Telegram
YouTube

Link Utili

  • Termini e Condizioni
  • Privacy Policy
  • Dati Personali
  • Contatti

Menu

  • Categorie
    • Copertina
    • Attualità
    • Arte e Spettacolo
    • Interviste
    • Viaggi
    • Beauty
    • Gossip
    • TV
    • Moda e Design
    • Oroscopo
  • La redazione
  • Edicola digitale
  • Acquista pubblicità
Rivista Mio

Vivere, condividere, scoprire:
ogni storia conta e noi siamo qui per raccontarla

RivistaMio @ Copyright - Edizioni Empire S.r.l. - P.I. 11687510963​