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Nella serie TV di Rai1 "Il conte di Montecristo" il protagonista è interpretato dall'attore britannico Sam Claflin.
AttualitàTV

“Il conte di Montecristo”: una serie TV che ci piace tanto!

Laura Baiocco
Laura Baiocco
Gennaio 30, 2025

Manca poco alla conclusione della serie di Rai1 dedicata al romanzo di Alexandre Dumas “Il conte di Montecristo”, ma possiamo già sbilanciarci e dire che… è un grande successo, di pubblico e di critica! Scopriamo insieme perché…

Mancano ancora 2 delle 8 puntate della serie TV di Rai1 Il conte di Montecristo (andranno in onda il prossimo 3 febbraio), ma ne abbiamo visto abbastanza per poter dire che è una gran bella serie, un successo, di pubblico senz’altro, ma anche di critica. E il fatto non era scontato perché Mediaset, durante le festività natalizie, aveva mandato in onda il film di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, disponibile su Mediaset Infinity, nel tentativo di giocare d’anticipo e forse di saturare l’interesse dei telespettatori. A ogni modo, la strategia (se di strategia si è trattato) non ha funzionato e la produzione italo-francese (presentata in anteprima fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma), diretta dal visionario regista danese Bille August e che si avvale delle musiche originali del Premio Oscar Volker Bertelmann, sta tenendo incollati allo schermo i telespettatori dallo scorso 13 gennaio.

Nella serie TV di Rai1 "Il conte di Montecristo" il protagonista è interpretato dall'attore britannico Sam Claflin.
Nella serie TV di Rai1 "Il conte di Montecristo" il protagonista è interpretato dall'attore britannico Sam Claflin.

Ma qual è il segreto di tanto successo?

Sicuramente ciò che caratterizza in modo particolare questa miniserie è la grande fedeltà al romanzo di Alexandre Dumas padre, con una sceneggiatura che offre poche concessioni alla rivisitazione in chiave contemporanea. Fotogramma dopo fotogramma abbiamo la sensazione che le parole dello scrittore francese si trasformino magicamente nelle immagini che hanno preso vita nella nostra mente leggendo il romanzo.

La scenografia elegante e accurata e i costumi sontuosi rendono l’ambientazione storica estremamente credibile e affascinante: questo è senz’altro un altro aspetto a favore della serie firmata August, che contribuisce non poco alla sua godibilità.

L'interpretazione di Claflin è uno dei punti di forza della serie. L'attore, estremamente credibile nel ruolo, ha saputo far coesistere il lato spietato con l'umana fragilità che caratterizzano il suo tragico personaggio.
L'interpretazione di Claflin è uno dei punti di forza della serie. L'attore, estremamente credibile nel ruolo, ha saputo far coesistere il lato spietato con l'umana fragilità che caratterizzano il suo tragico personaggio.

Edmond Dantès alias Sam Claflin

Ma il vero punto di forza di questo adattamento è sicuramente l’attore scelto per il ruolo del protagonista, Sam Claflin, trentottenne attore britannico conosciuto per serie tv e film come Hunger Games, Pirati dei caraibi e Peacky Blinders. Claflin unisce a un fascino indiscusso un’interpretazione che riesce a coniugare la dura spietatezza del Conte con la profonda umanità di un personaggio tragico, rendendo la sua personalità credibile. “Mi sono preparato a lungo per questo ruolo così complesso, sia a livello psicologico sia fisico”, ha confessato l’attore, “è stata una grande sfida e un’esperienza profonda, che mi ha insegnato a guardare la vita in modo diverso”.

Claflin è riuscito a donare al suo Montecristo un’umanità che manca completamente (o quasi) nel romanzo di Alexandre Dumas, in cui l’autore è tutto concentrato a ordire la trama dei rocamboleschi piani in cui si concretizza la vendetta del conte, badando a mantenere un ritmo serrato e quella suspence indispensabili a un “feuilleton” ottocentesco che si rispetti. Proprio l’introspezione psicologica del protagonista, uomo tormentato, ferito, spezzato nell’animo e crudele suo malgrado, è forse l’unico elemento di rivisitazione in chiave contemporanea del romanzo di Dumas e probabilmente il più grande pregio della serie.

L'affascinante Sam Claflin (38 anni) è nato a Ipswich, in Inghilterra, ed è conosciuto per serie tv e film come "Hunger Games", "Pirati dei caraibi" e "Peacky Blinders".
L'affascinante Sam Claflin (38 anni) è nato a Ipswich, in Inghilterra, ed è conosciuto per serie tv e film come "Hunger Games", "Pirati dei caraibi" e "Peacky Blinders".

E non c’è solo il protagonista…

Attorno a Dantès-Claflin si muove un caleidoscopio di personaggi interpretati da attori internazionali di spicco, come Jeremy Irons nei panni dell’abate Faria, ma anche da tanti bravi attori di casa nostra, come Michele Riondino (nei panni di Jacopo, braccio destro del conte), Lino Guanciale (nel doppio ruolo del bandito Luigi Vampa, che si “trasforma” nel conte Spada), Gabriella Pession (Hermine, la moglie senza scrupoli del perfido banchiere Danglars) e Nicolas Maupas (che interpreta il giovane Albert de Morcerf, figlio di Mercédès, la donna amata da Montecristo e interpretata da Ana Giradot).

Jeremy Irons (76 anni) nei panni dell'abate Faria, il misterioso prigioniero del castello d'If da cui Edmond Dantès viene a conoscenza dell'esistenza di un eccezionale tesoro nascosto sull'isola di Montecristo.
Jeremy Irons (76 anni) nei panni dell'abate Faria, il misterioso prigioniero del castello d'If da cui Edmond Dantès viene a conoscenza dell'esistenza di un eccezionale tesoro nascosto sull'isola di Montecristo.

Ma qual è la storia?

La trama de Il conte di Montecristo è talmente famosa che la menzioniamo solo per dovere di completezza.

Giovane e talentuoso marinaio di Marsiglia, Edmond Dantès sta per sposare la sua amata Mercédès, una ragazza catalana. Tuttavia, a causa della gelosia di un suo collega (Danglars) e del cugino di Mercédès (Fernand Mondego, che è innamorato di lei), Edmond viene accusato ingiustamente di bonapartismo (il romanzo inizia nel 1815, all’indomani della caduta di Napoleone). Così viene imprigionato nella fortezza del castello d’If per quindici lunghi anni. L’incontro in prigione con l’unico altro detenuto della fortezza si rivelerà decisivo. Dall’abate Faria Edmond viene a conoscenza di un tesoro fantasmagorico sepolto nell’isola di Montecristo e, quando riuscirà a evadere (grazie a uno stratagemma e all’improvvisa morte dell’abate), Dantès se ne impossesserà e, cambiando identità, diventerà il ricchissimo e misterioso conte di Montecristo.

Nei panni del conte di Montecristo, ma anche in quelli, di volta in volta, dell’abate Busoni, del nobile inglese Lord Wilmore oltre che di Simbad il marinaio, il protagonista si dedicherà con fredda abnegazione alla distruzione dei responsabili del suo terribile destino: la morte sarebbe una pena troppo breve per i suoi carnefici, così il conte ordisce una fittissima e avvincente ragnatela di intrighi per scoprire i loro inconfessabili segreti, colpirli nei loro punti deboli e portarli verso una lenta agonia.

Lino Guanciale (45 anni) interpreta il brigante Luigi Vampa, che qui vediamo in una foto di scena dei panni dell'impostore conte Spada (al centro). A destra, Blake Ritson (47 anni) interpreta il barone Danglars.
Lino Guanciale (45 anni) interpreta il brigante Luigi Vampa, che qui vediamo in una foto di scena dei panni dell'impostore conte Spada (al centro). A destra, Blake Ritson (47 anni) interpreta il barone Danglars.

Non tutti sanno che il conte di Montecristo è esistito davvero, o quasi…

L’immaginifica vicenda del conte di Montecristo, infatti, si basa su una storia vera, che ispirò Dumas per il suo romanzo. La vicenda di cui parliamo ha come protagonista un tale François Piçaud: un giovane calzolaio di Parigi fidanzato con una donna molto ricca e il cui futuro promette agio e serenità. Ma tutto cambia quando quattro uomini, spinti da gelosia nei suoi confronti, lo accusano ingiustamente di essere una spia al servizio dell’Inghilterra. Siamo nel 1807 e Piçaud viene arrestato e imprigionato in Italia per 7 lunghi anni. Durante la detenzione, il malcapitato conosce un prete in fin di vita che gli rivela l’esistenza di un tesoro di sua proprietà che si trovava nascosto a Milano. Appena uscito di prigione nel 1814, Piçaud trova il tesoro e, forte della sua sopraggiunta ricchezza, torna a Parigi per vendicarsi dei quattro delatori che gli hanno distrutto la vita.

Questa avvincente storia è stata raccontata nel 1938 nelle memorie dello storico e archivista Jaques Peuchet, leggendo le quali Alexandre Dumas rimase affascinato e decise di utilizzarla come nucleo del suo nuovo romanzo, Il conte di Montecristo.

Sam Claflin, nei panni del conte di Montecristo, con l'attrice Ana Girardot (36 anni), che interpreta Mercédès Herrera, la donna amata dal conte.
Sam Claflin, nei panni del conte di Montecristo, con l'attrice Ana Girardot (36 anni), che interpreta Mercédès Herrera, la donna amata dal conte.

Abbiamo parlato di “feuilleton”, ma che significa?

Il termine francese “feuilleton” sta a indicare semplicemente un “romanzo d’appendice”, ovvero un romanzo pubblicato a puntate sui quotidiani (appunto in appendice, quindi in ultima o penultima pagina) e solo in seguito diffuso nella forma classica del libro. Aveva uno scopo prevalentemente commerciale, ovvero sostenere la vendita del giornale per più settimane perché, stuzzicando la curiosità dei lettori, li invogliava a comprarlo per conoscere “il resto della storia”.

L’opera originale di Alexandre Dumas, infatti, uscì a puntate, in Francia, sul Journal des Débats, dal 1844 al 1846. Un romanzo “seriale”, dunque, strutturalmente predisposto per natura alla trasposizione in una serie tv. Stessa modalità d’esordio ebbero anche il celebre I tre moschettieri, sempre di Dumas, che uscì a puntate su Le Siècle nel 1844.

Michele Riondino (45 anni) interpreta Jacopo, il braccio destro e fido aiutante del conte di Montecristo.
Michele Riondino (45 anni) interpreta Jacopo, il braccio destro e fido aiutante del conte di Montecristo.

La vendetta

Il tema centrale del romanzo è, ovviamente, la vendetta. Un archetipo universale che rende l’opera  attuale in tutte le epoche e specialmente al giorno d’oggi, come commenta il regista Bille August: “In un mondo pieno di conflitti è una parola all’ordine del giorno”.

Ma di che tipo di vendetta si tratta? A ben guardare si tratta di un tipo di vendetta molto complesso perché il conte di Montecristo non si limita a perseguitare i suoi carnefici alla ricerca di una rivalsa squisitamente personale, ma interpreta il suo ruolo nella storia come strumento della giustizia divina. Dantès si considera uno strumento del destino (o, se preferite, della Provvidenza di manzoniana memoria), incaricato di punire coloro che gli hanno fatto del male. Questo elemento è evidente nel modo in cui tratta i nemici: ogni punizione inferta è calibrata per riflettere il crimine commesso, come se fosse orchestrata da una mano superiore.

Gabriella Pession (47 anni) è Hermine Danglars, la spregiudicata moglie del barone Danglars.
Gabriella Pession (47 anni) è Hermine Danglars, la spregiudicata moglie del barone Danglars.

Il tema della redenzione

La vendetta del conte di Montecristo è anche un viaggio di trasformazione personale: “La vendetta consuma Edmond rischiando di fargli perdere la capacità di amare”, ha commentato Claflin, “È così ossessionato da perdere il senso di sé. Ammiro la sua dedizione e la sua capacità di lottare per ciò in cui crede, ma Edmond ci fa capire anche quando la vendetta sia sbagliata”. Nonostante la soddisfazione iniziale, Edmond infatti si rende conto che la vendetta perseguita con tanta abnegazione si è rivelata in realtà una prigione per la sua anima, una prigione forse ancora più annichilente della fortezza d’If in cui è stato segregato per quindici anni. Così, lentamente, il conte di Montecristo si risolve a concedere e a concedersi il perdono e a trovare la pace dopo anni di tormento, come condizione indispensabile per la costruzione di una nuova esistenza.

Nicolas Maupas (26 anni) è il giovane Albert de Morcerf, figlio di Mercédès e del perfido Fernand Mondego, conte di Morcerf.
Nicolas Maupas (26 anni) è il giovane Albert de Morcerf, figlio di Mercédès e del perfido Fernand Mondego, conte di Morcerf.

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"Il conte di Montecristo"Alexandre DumascapolavoroEdmond Dantèsromanzo d'appendiceSam ClaflintesoroVendetta

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