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ToggleIn fase di sperimentazione una nuova funzione che consentirà agli utenti del social delle immagini di esprimere il proprio disappunto!
Avete mai sognato di fare come gli imperatori romani al Colosseo e di decidere la vita o la morte di un gladiatore con il potere di un semplice pollice? Pollice in su, vita. Pollice in giù, morte. Ora, al netto del fatto che in realtà questa del pollice sia solo una leggenda nata a posteriori e che nessun imperatore romano si sia mai sognato di farlo, chi ultimamente sembra darsi molto da fare con “i pollici” è Instagram, che ha lanciato una sperimentazione che sta facendo parecchio discutere.
Il social delle immagini patinate ha voluto far provare questa nuova funzione “Non mi piace” a un ristretto numero di utenti e pare che qualcuno sia riuscito a fare uno “screeshot” del nuovo tasto e a diffondere la notizia sui social. Una piccola freccia che punta verso il basso, accanto al tradizionale pulsante “Mi piace”, promette di aprire nuove eccitanti possibilità di interazione al popolo di Instagram.
Ammesso e non concesso che dalla sperimentazione si passi all’attuazione, ci sono delle precisazioni da fare.
Di cosa stiamo parlando esattamente?

La prima importante precisazione è che il nuovo pulsante non si troverà accanto ai “post” o ai “reel”, ma solo accanto ai commenti, dando quindi la possibilità a ciascun utente di segnalare un commento come non desiderato.
Andando più nel dettaglio, Adam Mosseri, ceo di Instagram, ha commentato direttamente le notizie trapelate sulla possibilità di inserire un tasto “dislike” all’interno dell’App dicendo: “Alcuni di voi potrebbero aver visto che stiamo testando un nuovo pulsante accanto ai commenti su Instagram: questo offre alle persone un modo privato per segnalare che non apprezzano un particolare commento. Voglio essere chiaro: questo è un test, non c’è un conteggio dei ‘Non mi piace’, né nessun altro utente saprà se tocchi il pulsante. Alla fine, potremmo integrare questo segnale nella classifica dei commenti per spostare i commenti non mi piace più in basso. La nostra speranza è che questo possa aiutare a rendere i commenti più amichevoli su Instagram”.
Dunque, il capo della piattaforma ha svelato le altre due caratteristiche principali della funzione, che sono le seguenti:
- Il conteggio totale dei “Non mi piace” non sarà visibile pubblicamente.
- La segnalazione del commento non sarà visibile agli altri utenti.
In base al feedback raccolto dagli utenti, i commenti ritenuti inappropriati, aggressivi, tossici o che, in qualche modo, provocano disagio verranno relegati in fondo alla discussione. In sostanza, il nuovo pulsante non servirà per giudicare i post, ma per segnalare in modo privato i commenti ritenuti negativi o dannosi.
Se la sperimentazione andrà a buon fine, il pulsante “Non mi piace” potrebbe arrivare anche su Facebook e Threads, le altre piattaforme di Meta.
Perché Instagram testa il pulsante "Non mi piace"

L’obbiettivo per perseguire il quale è stata pensata questa nuova funzione è molto chiaro: arginare la tossicità nei commenti e migliorare la qualità delle conversazioni sulla piattaforma. Mosseri, infatti, ha spiegato che il nuovo pulsante “offre alle persone un modo privato per segnalare che non si sentono a loro agio con un determinato commento. Non ci sarà un conteggio pubblico e nessuno saprà se qualcuno ha toccato il pulsante. Tuttavia, in futuro potremmo integrare questo segnale nel ranking dei commenti, abbassando quelli più negativi.”
Il ceo di Instagram ha anche aggiunto che molti creator hanno segnalato un aumento di commenti aggressivi e tossici sotto i loro contenuti. Il pulsante “Non mi piace” potrebbe quindi servire come strumento di moderazione, aiutando l’algoritmo a ridurre la visibilità dei pareri più problematici.
Insomma, un’idea pensata per tenere le conversazioni social su toni più civili, ma che potrebbe avere delle conseguenze indesiderate.
I rischi del nuovo pulsante

I possibili risvolti negativi della nuova funzione sono abbastanza intuitivi. Sebbene il pulsante nasca con le intenzioni più lodevoli, il rischio che se ne possa abusare è dietro l’angolo.
Il rischio concreto è che lo strumento venga usato non solo per segnalare commenti offensivi, ma anche per oscurare opinioni controcorrente o per ridurre la visibilità di commenti semplicemente scomodi, ma non offensivi. Chiunque potrebbe segnalare con un “Non mi piace” un qualsiasi parere con cui non sia d’accordo, a prescindere dalla sua aggressività od offensività.
Non solo i singoli, ma gruppi di utenti organizzati potrebbero colpire commenti che si vogliono affossare, penalizzandoli e alterando la discussione fino ad arrivare a censure ingiuste o a una manipolazione delle conversazioni e del dibattito pubblico.
Instagram è consapevole di questo rischio e per questo motivo sta testando la funzione solo su un gruppo ristretto di utenti, prima di valutarne un eventuale utilizzo su larga scala.
Un'idea non del tutto nuova

YouTube e Reddit, ad esempio, già da tempo permettono agli utenti di esprimere il proprio dissenso con un semplice clic sul tasto “dislike”. YouTube, all’inizio permetteva la visualizzazione del totale dei “dislike” ricevuti da un contenuto, ma a partire dalla fine del 2021 i conteggi del non gradimento sono stati rimossi, lasciando visibili solo la somma dei “like”. La piattaforma annunciò allora che la rimozione dei conteggi di non gradimento era dovuta al fatto che l’azienda voleva “migliorare l’inclusività, il rispetto e la sicurezza del suo servizio” definendola uno dei tanti passi adottati “per continuare a proteggere i creator dalle molestie”. Quindi sì feedback privato, non vergogna pubblica.
E Instagram sembra aver fatto tesoro dell’esperienza di YouTube, partendo direttamente in modalità “privacy”.
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