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La medicina tradizionale cinese: quando la salute è una questione di equilibrio
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La medicina tradizionale cinese: quando la salute è una questione di equilibrio

Silvia Santori
Silvia Santori
Gennaio 29, 2025

In questo articolo

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  • La medicina tradizionale cinese affonda le sue radici in un passato antico: nata 5 mila anni fa alla corte dell'Imperatore, è finalizzata non tanto alla cura, quanto alla prevenzione delle malattie.
  • Una questione di equilibrio
  • Visita e diagnosi
  • Le tecniche terapeutiche
  • Controindicazioni
  • Nei cambi di stagione

La medicina tradizionale cinese affonda le sue radici in un passato antico: nata 5 mila anni fa alla corte dell'Imperatore, è finalizzata non tanto alla cura, quanto alla prevenzione delle malattie.

Per comprendere a pieno la medicina tradizionale cinese bisogna compiere un viaggio a ritroso nel tempo di circa 5 mila anni e “recarsi” alla corte dell’Imperatore. È proprio lì, infatti, nella reggia dei regnanti di Cina, che nasce quest’antica arte finalizzata non alla cura, bensì alla prevenzione delle malattie. Il terapeuta aveva all’epoca l’importantissimo compito di impedire che l’Imperatore si ammalasse, in modo che egli potesse regnare il più a lungo possibile. «La medicina tradizionale cinese elimina le malattie prima che esse si manifestino – spiega Pierfrancesco Lapiccirella, esperto di terapie olistiche e naturali di Milano – Infatti io consiglio a chi vi si accosta di farsi trattare tutto l’anno e non di ricorrervi solo quando già si avvertono i sintomi di un malessere fisico».

Una questione di equilibrio

Secondo la tradizione cinese, tutto ciò che è dentro e fuori di noi è frutto dell’equilibrio tra lo Yin e lo Yang, due forze opposte e complementari attraverso cui si esprime l’impercettibile e indefinibile Tao. Ma cos’è esattamente il Tao? «L’ideogramma del Tao, in lingua cinese, rappresenta la collina in ombra (Yin) e la collina esposta al sole (Yang) – dice Lapiccirella – Quando sta finendo il giorno da una parte, sta iniziando dall’altra. Si ricollega al principio secondo cui dentro il bianco c’è sempre un po’ di nero e dentro il nero c’è sempre un po’ di bianco». Ognuno di noi, per stare bene, deve essere Yin oppure Yang. «L’equilibrio interno, dunque il benessere, si raggiunge quando si possiede un po’ più di Yin o un po’ più di Yang: le due forze non devono coesistere in noi al cinquanta percento, perché in quel caso ci sarebbe una malattia», sostiene Pierfrancesco. La malattia fisica per la medicina tradizionale cinese, è dunque il risultato di un malessere interiore, di un disagio energetico frutto di uno squilibrio tra Yin e Yang. È allora sulle parti energetiche dell’individuo che agisce la medicina tradizionale cinese. Ma come opera nella pratica questa medicina? Fondamentale, nella strategia di azione, è la visita, che si svolge in più fasi.

Visita e diagnosi

La medicina tradizionale cinese: quando la salute è una questione di equilibrio
La visita si compone di più diagnosi: la diagnosi dei polsi è una di queste. © Shutterstock

La visita si compone di più diagnosi. «Si parte dalla diagnosi del volto, che inizia a raccontare come funzionano i nostri organi dal punto di vista energetico – precisa Lapiccirella – Segni vicino alle gote, ad esempio, possono indicare un eccessivo lavoro energetico del cuore, organo legato alla sfera dei sentimenti. Un segno tra le due sopracciglia, invece, può denotare che il fegato lavora troppo, quest’ultimo è infatti l’organo preposto al pensiero». Poi si passa alla diagnosi dell’addome, che viene sentito in tutte le sue parti. Segue la diagnosi dei polsi, «si sentono entrambi i polsi della persona, perché attraversi di essi si percepisce il battito di tutti gli organi e viscere interni. Non solo il cuore infatti ha un battito: anche i polmoni, il fegato, lo stomaco ce l’hanno». Poi si passa alla diagnosi della colonna vertebrale: a ogni vertebra corrisponde un organo o viscere interno. Infine c’è la diagnosi della lingua: osservandola si vedono i punti riflessi degli organi o viscere. Mettendo insieme tutte queste osservazioni empiriche si giunge alla diagnosi terapeutica dell’individuo, che molto deriva dall’esperienza del terapeuta. «Decidere quale rimedio utilizzare dipende dalla sensibilità del medico: spetta a lui stabilire qual è la migliore tecnica per il singolo caso. Se da un medico tradizionale cinese si recano venti persone con dolori alla cervicale, esse potranno essere trattate anche in venti modi diversi, corrispondenti ad altrettanti casi». Tutto sta a trovare il meglio per ognuno di noi, quindi.

Le tecniche terapeutiche

Agopuntura
Le tecniche terapeutiche possono essere utilizzate sia singolarmente che combinate tra loro. © Shutterstock

Le tecniche terapeutiche utilizzate dalla medicina tradizionale cinese sono diverse e possono essere utilizzate sia singolarmente che combinate tra di loro. Una singola seduta non basta, vanno fatti diversi trattamenti, che vanno distanziati nel tempo per capire cosa sta succedendo al nostro corpo. Tra una seduta e l’altra devono passare dunque dai 7 ai 9 giorni.

  • Agopuntura. La medicina tradizionale cinese ha creato una mappa del corpo umano nella quale, a ciascun organo o viscere, corrisponde un meridiano energetico. A questi si aggiungono un meridiano anteriore e uno posteriore che non corrispondono a nessun organo e che si chiamano “grande circuito celeste delle energie”. Secondo questa strategia terapeutica, gli aghi, applicati sui punti di agopuntura – che si trovano in corrispondenza dei meridiani – rimuovono i blocchi energetici guarendo il soggetto, poiché dove c’è il blocco, lì c’è la patologia. Anticamente i punti di agopuntura, che sono 365, venivano utilizzati per prevenire le malattie; oggi in genere servono per curarle. Non è una tecnica invasiva, gli aghi scendono per pochi millimetri.
  • Moxa. Sono sigari di erba artemisia che si accendono e scaldano i punti di agopuntura. Una volta scaldati, i punti vengono poi massaggiati dal terapeuta.
  • Massaggio tradizionale cinese. Ha una ventina di manualità diverse che servono per sciogliere i blocchi energetici e per sedare le situazioni infiammatorie.
medicina cinese trattamenti
La Moxa consiste in una tecnica terapeutica che utilizza il calore di sigari di artemisia accesi per ritrovare il benessere. © Shutterstock
  • Qi Gong e Thai Chi. Il Qi Gong consiste in tecniche di respirazione che si eseguono con il terapeuta e vanno effettuate assumendo determinate posizioni. Il Thai Chi, invece, è una ginnastica della salute. Oggi, però, molti lo praticano con una visione più marziale della tecnica.
  • Dietetica. Una volta stabilito se il paziente sia Yin o Yang, l’esperto gli fornisce una lista di alimenti da consumare e i corretti metodi di cottura per ciascuno. Anche gli alimenti sono Yin o Yang e, introdotti nel corpo, agiscono sul suo equilibrio energetico.. “In un clima continentale, freddo di inverno e caldo d’estate, bisognerebbe avere il buon senso di mangiare cose cotte e calde nei mesi freddi –dobbiamo tenere l’addome caldo – e fare il contrario in estate”, spiega Lapiccirella. Non esiste il vegetarianismo per questa arte terapeutica: tutto ciò che si muove e che cresce dalla terra è commestibile.
  • Le erbe. Oggi, purtroppo, si ha difficoltà a utilizzarle. Le erbe, secondo la medicina tradizionale cinese, andrebbero infatti raccolte in giorni e ore determinate, cioè nel ciclo circadiano dell’erba. Quelle che si trovano comunemente in commercio, invece, sono state raccolte mesi prima e non sono dunque molto indicate.
medicina cinese

Controindicazioni

Non ce ne sono: quella tradizionale cinese non è una medicina invasiva e può convivere tranquillamente con una cura farmacologica prescritta dalla medicina allopatica.

Nei cambi di stagione

Il cambio di stagione inverno/primavera, è in assoluto il più difficile dell’anno perché, così come fiorisce la natura, possono fiorire anche varie infiammazioni. «Sarebbe importante fare un lavoro di prevenzione – dice Pierfrancesco – iniziando magari a gennaio con una serie di trattamenti che durino fino a marzo. Io sono particolarmente affezionato a massaggio tradizionale cinese e moxa coordinati, perché in questi periodi sono l’ideale e preparano al cambio di stagione. Le infiammazioni artrosiche, le sciatiche, le lombo sciatalgie durante il cambio di stagione proliferano; con un lavoro di prevenzione questi disturbi non ci toccherebbero più».

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