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ToggleCausata da diversi fattori, è uno dei sintomi delle sindromi influenzali, per combatterla abbiamo a disposizione i farmaci da banco, ma usiamoli con criterio!
La tosse, secca o grassa, può presentarsi tutto l’anno, ma durante l’inverno la percentuale di persone che lamentano questo disturbo aumenta considerevolmente: è il sintomo più comune nelle sindromi influenzali, e può durare anche qualche settimana.
Perché colpisce?
La tosse è un meccanismo di difesa e di pulizia dell’apparato respiratorio, che permette di espellere dalle vie aeree secrezioni in eccesso e corpi estranei che possono ostacolare il passaggio dell’aria o favorire la crescita batterica. A causarla concorrono fattori diversi: l’inverno e il freddo, ma non solo! Può trattarsi anche di una forma infiammatoria, di una manifestazione allergica o essere correlata al reflusso gastrico. In ogni caso è un’azione riflessa, causata dall’infiammazione di specifici recettori situati nella laringe, nella trachea e nei bronchi, che irrita ulteriormente la mucosa respiratoria.
Può essere di tipi differenti
Si parla di tosse secca quando è irritativa e persistente, non accompagnata da espettorato. In genere, interessa più spesso faringe, laringe e trachea. A determinarla possono essere fattori di origine diversa: un’infezione delle vie respiratorie (rinosinusite, tracheite o laringite), una causa allergica responsabile anche del broncospasmo (asma bronchiale), l’inalazione di un corpo estraneo.

I rimedi naturali per quando è secca
Per la tosse secca di origine laringo-tracheale con bruciore allo sterno, un ottimo rimedio è costituito dal miele, alimento dalle riconosciute proprietà antivirali e antisettiche. Sciogliendone un cucchiaino in una tazza di tè o di latte caldo l’infiammazione che provoca la tosse si calmerà rapidamente, consentendo il miglioramento della respirazione e il ritorno alla normalità.
Due consigli: scegliete preferibilmente le qualità di miele Melata o Manuka, e aggiungetelo alla bevanda calda quando la temperatura sarà bevibile, altrimenti si rischia di ridurre o vanificare le preziose proprietà del miele.
La tosse grassa detta anche “catarrale” è caratterizzata invece dalla presenza di catarro nei diversi distretti delle vie aeree, e spesso è l’evoluzione di una iniziale tosse secca.
La tosse viene definita acuta quando dura meno di 3 settimane; se persiste per un periodo più lungo siamo di fronte a una tosse cronica.
In Italia, il 10 percento della popolazione, soprattutto donne e bambini, è affetto da quest’ultima tipologia di tosse, che genera 5 milioni di visite mediche l’anno.
Il perdurare di questo disturbo può indicare patologie molto diverse, da condizioni banali a gravi malattie; se la tosse persiste, si associa ad altri sintomi quali febbre alta o febbre, oppure tende a recidivare con facilità, è opportuno rivolgersi al medico per una corretta diagnosi.

I rimedi naturali per quando è grassa
In caso di tosse grassa dovuta a flogosi delle vie respiratorie, che rende difficoltoso il riposo, provate a bere una tisana preparata con la radice di liquirizia essiccata, facilmente reperibile in erboristeria. La liquirizia, grazie alla glicirrizina, è usata in ambito farmacologico come espettorante, perché esercita un’azione fluidificante del muco e agisce da emolliente e lenitivo delle vie respiratorie. Sciogliete due cucchiai di radice di liquirizia in una tazza d’acqua e portate a ebollizione. Dopo cinque minuti filtrate la tisana e bevetela calda, i benefici sono assicurati.
Sciroppi, attenzione agli effetti collaterali!
Di qualunque tipo sia, la tosse è un fastidio che impedisce di riposare bene la notte e crea disagi anche durante il giorno. Non a caso, la maggior parte dei pazienti si rivolge a medici e farmacisti cercando soluzioni in grado di calmarla rapidamente.
Secondo i risultati di uno studio dell’American Chemical Society, però, curare la tosse con i medicinali da banco, ossia sciroppi e compresse venduti in farmacia senza ricetta, è praticamente inutile. Gli esperti sostengono infatti che le prove dell’effettiva efficacia degli sciroppi per la tosse sono molto scarse: è vero che danno sollievo, ma ciò è dovuto ai principi attivi in esso contenuti che danno sonnolenza. In pratica, alleviano i sintomi permettendoci di riposare meglio, ma non sono curativi. Il loro effetto sarebbe una via di mezzo tra il sedativo e il placebo. Non si dovrebbe inoltre eccedere nell’uso di sedativi della tosse o di prodotti per fluidificare il catarro; i calmanti/sedativi, così come i principi attivi ad azione fluidificante, possono infatti provocare effetti collaterali come sonnolenza, stitichezza, tachicardia e disturbi cardiovascolari. I sedativi della tosse, poi, se non utilizzati in modo corretto, possono inibire il riflesso della tosse, facilitando il ristagno delle secrezioni nei bronchi con il risultato di aumentare il rischio di infezione.
Inoltre, questi farmaci hanno la caratteristica di agire solo sul sintomo e non sullo stato irritativo delle mucose delle vie respiratorie e sul ripristino della loro naturale struttura fisiologica. Perché è importante agire sull’irritazione delle mucose? Perché ogni colpo di tosse accresce l’infiammazione della mucosa respiratoria, peggiorando il problema.
Un medicinale per la tosse, quindi, dovrebbe anche ridurre lo stato irritativo delle mucose, diminuendo così la frequenza e l’intensità della tosse.
Quali sono gli altri rimedi che abbiamo a disposizione? Scopriamolo insieme.

I medicinali omeopatici
L’omeopatia offre numerosi medicinali per questo disturbo, che rispondono alle diverse reazioni personali dei pazienti e che permettono quindi una terapia specifica in base alla sintomatologia manifestata. Inoltre, grazie alle elevate diluizioni, i medicinali omeopatici non presentano generalmente rischi di interazione con altri farmaci o problemi di sovradosaggio e sono dunque adatti a tutti, inclusi anziani, bambini e donne in gravidanza.

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