
Linea Verde Life, innovazione e sostenibilità con Monica Caradonna
Linea Verde Life per una Italia Più Sostenibile
Il programma Linea Verde Life, anche stagione televisiva in corso, racconta l’Italia del cambiamento e dell’innovazione, con un forte focus sulla sostenibilità urbana e il rispetto del territorio. Continua a farlo con Monica Caradonna e Elisa Isoardi, riconfermate alla guida della trasmissione. Ma cosa significa far parte di un progetto con una missione così importante? Caradonna non ha dubbi: «È un grande senso di responsabilità, innanzitutto perché quest’anno il programma è diventato Linea Verde Italia grazie alla partnership con il Ministero dell’Ambiente, che ha ritenuto la nostra narrazione efficace. Raccontiamo quindi ancora di più, aprendo ulteriormente lo specchio della telecamera su questi temi».

Monica, quali sono le sue emozioni nell’essere stata riconfermata?
«Sento l’onere e l’onore di dover mostrare un’Italia che guarda al futuro e, al contempo, la bellezza di far parte di un progetto per il quale sono stata riconfermata: essere riconfermati non è mai scontato! I risultati della precedente edizione sono stati ottimi grazie a una squadra tutta al femminile formata da me ed Elisa Isoardi: abbiamo trovato subito una grande empatia e ci completiamo nel racconto».
Quali sono alcune delle storie più significative di innovazione e sostenibilità che avete raccontato finora?
«Affronto le storie con la curiosità di una bambina e sono tantissime quelle che mi hanno colpito! Mi è piaciuto molto entrare nelle università per verificare lo stato della ricerca italiana. Le università hanno bisogno che il loro lavoro venga narrato. Parlano di futuro, di temi che sembrano lontani da noi, ma la ricerca è vicina alla nostra quotidianità perché affronta questioni come il cambiamento climatico, il miglioramento dei terreni, cerca di dare risposte sostenibili alle nostre esigenze. Nonostante ci sia un mondo che va a doppia velocità, tutto alla fine ritorna nelle mani dell’uomo. Nella nuova veste di Linea Verde Italia, andiamo anche all’estero per raccontare il know-how italiano come valore aggiunto a livello internazionale».

Il programma pone l’accento sulla bellezza della provincia italiana in vari ambiti, dalla storia all’architettura fino all’enogastronomia. C’è un aspetto che la affascina particolarmente e di cui ama parlare?
«Mi piace raccontare la sostenibilità e l’innovazione tecnologica in tutte le tematiche. La tecnologia mi ha sempre affascinata, nonostante io sia conosciuta soprattutto per i temi enogastronomici. La tutela ambientale è uno dei mantra che mi accompagna da tutta la vita, poterne parlare in TV mi rende orgogliosa».
Pensa che Linea Verde Italia possa concretamente contribuire a sensibilizzare il pubblico riguardo temi come la sostenibilità e il rispetto del territorio?
«Assolutamente sì, altrimenti il Ministero dell’Ambiente non ci avrebbe scelto. La gente che ci segue è affezionata e guarda con attenzione a ciò che raccontiamo. Io sono giornalista e cerco di dialogare a modo mio con il pubblico, raccontando anche aneddoti e tutto ciò che può essere alla portata di chi ci ascolta. Questo fa sentire il telespettatore più coinvolto e forse questa è la chiave del successo di questo programma».
In un post su Facebook, ha detto quanto sia stato faticoso l’anno passato, ma anche quanto abbia imparato. Può condividere qualche lezione o momento particolare che l’ha arricchita professionalmente e personalmente?
«È stata una grande palestra. Sono partita dalla cronaca per arrivare all’enogastronomia, ho un approccio scientifico e sistemico alla notizia. La TV, però, è diversa, ha un altro modo di comunicare. Ho imparato a parlare più lentamente, a gestire le emozioni. Ho imparato dai miei colleghi, ho avuto la fortuna di lavorare con Elisa che è una colonna della televisione italiana. La cosa che mi porto dietro più di tutto, però, sono gli incontri con le persone: si arricchisce la rubrica telefonica e, ovunque vada, so di avere un nuovo amico».
Ha parlato del senso di responsabilità nel rappresentare un’azienda come la Rai. Come vive questa responsabilità e in che modo influenza il suo approccio al lavoro?
«Rai è la TV di Stato, entra nelle case degli italiani. Quando andiamo in giro diciamo: “Ricordiamoci che siamo la Rai”. C’è tutto in questa frase: senso di rispetto, serietà, professionalità, necessità di studiare perché tu stai entrando nella casa delle persone… chi accende la TV ti dà la possibilità di essere parte della famiglia. Essere parte della famiglia Rai è un sentimento di rispetto, amore, entusiasmo e passione, racchiuso in un mestiere che amo e che, prima di me, hanno fatto molti grandi professionisti».
La serietà, lo studio, l’umiltà, il rispetto e la leggerezza sono elementi chiave del suo lavoro. Può raccontarci come riesce a mantenere questo equilibrio nella sua vita professionale?
«Io sono così nella vita. Chi mi conosce e poi mi segue in TV, vede la stessa persona. Io non fingo, non costruisco un personaggio. Io sono così fuori e dentro la televisione, nel bene e nel male: con la risatina quando faccio una gaffe e l’accento che vira un po’ troppo al pugliese. Il mio essere vera alle persone piace. Mi dicono: “Sei una di noi”. E questo mi fa stare bene con me stessa».

Divide la scena con Elisa Isoardi. Come descriverebbe il vostro rapporto di amicizia e collaborazione?
«Pulito, sincero, bello, arricchente, generoso. È uno scambio continuo. Voglio bene a Elisa e anche alla sua mamma, così come lei vuole bene a me e alla mia mamma: è un rapporto autentico ed è stato così dal primo giorno. Mi è stata molto vicina in un momento molto duro della mia vita. Lei è così, si prende cura delle persone».
C’è una qualità di Elisa Isoardi che ammira particolarmente e che pensa arricchisca il programma?
«La sua generosità totale con tutti. È una persona fondamentale nel programma. Noi siamo complementari, ognuna fa il suo e questo fa funzionare la trasmissione. Penso che sia evidente che andiamo d’accordo: se lei è giù, io l’abbraccio e viceversa; se una delle due sbaglia, l’altra l’aiuta. C’è molta collaborazione, è un rapporto sincero».
Avete mai avuto discussioni, divergenze di opinione? Si dice sempre che tra donne ci sia rivalità….
«Tra noi zero rivalità, anche perché siamo due opposti. Per dire una banalità, a me piace Damiano dei Måneskin, a lei piace il tipo di uomo che è l’opposto. Quando si lavora insieme, bisogna avere anche l’intelligenza di saper fare un passo indietro. Lei ha una storia importante in Rai, è lì da 19 anni. Io questo lo rispetto e, se necessario, so fare un passo indietro serenamente».
Guardando al futuro, ci sono nuovi temi o storie che vorrebbe esplorare nelle prossime edizioni?
«Nell’ultima puntata dello scorso anno, mi sono immersa a fianco dei palombari della Marina Militare. Non nascondo che un po’ di azione in più non mi dispiacerebbe!».
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