
“M. Il figlio del secolo” è la serie di gennaio
Arriva su Sky Atlantic "M. il figlio del secolo", la serie evento del 2025 tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati.
Quasi finito il conto alla rovescia per una delle serie più attese del 2025: dopo la presentazione all’81esima Mostra del cinema di Venezia, sbarca domani, venerdì 10 gennaio su Sky Atlantic alle 21:15 la serie M. Il figlio del secolo, tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati pubblicato da Bompiani nel 2018, con cui l’autore napoletano ha vinto il Premio Strega 2019.
La serie racconta gli avvenimenti che portarono all’ascesa del fascismo attraverso la figura del Duce di cui analizza non solo la figura pubblica e politica, ma anche gli aspetti più intimi e personali, come il legame con la moglie Rachele Guidi Mussolini (interpretata da Benedetta Cimatti) e con l’amante-musa Margherita Sarfatti (Barbara Chichiarelli).
La prima stagione è composta da otto episodi e, come il primo volume della tetralogia di Scurati, tratta gli eventi personali e politici della vita di Mussolini tra il 1919, anno in cui sono stati fondati i Fasci Italiani di combattimento, e il gennaio 1925, in particolare fino alle celebri rivendicazioni sul delitto Matteotti che Mussolini, divenuto Presidente del Consiglio, fece in un discorso in Parlamento.
Come anticipato dal trailer e dalla presentazione di Sky Italia, M. Il figlio del secolo avrà “una prospettiva originale e intima, dove Mussolini, tramite un linguaggio contemporaneo, si rivolge direttamente al pubblico, rivelando i suoi pensieri più oscuri… ”.

La regia e il protagonista
La serie, scritta da Stefano Bises e Davide Serino, è diretta dal regista inglese Joe Wright, noto al grande pubblico per Orgoglio e pregiudizio (2005), Espiazione (2007) e Cyrano (2021).
Benito Mussolini è interpretato dall’attore romano Luca Marinelli vincitore, tra l’altro, di David di Donatello (nel 2016 per Lo chiamavano Jeeg Robot), del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino. Marinelli non ha fatto mistero di come questo ruolo abbia rappresentato per lui un’importante sfida personale oltre che professionale: “Ho fatto molti pensieri prima di accettare il ruolo perché vengo da una famiglia antifascista e io stesso sono antifascista”, ha spiegato l’attore romano, “L’inizio è stato abbastanza doloroso: già dai tempi della scuola di recitazione mi è stato detto di non giudicare il personaggio e da antifascista interpretare Mussolini è stata una delle cose più dolorose che io abbia fatto. Ho dovuto sospendere il giudizio sulla persona, ho cercato di allontanarmi dalla definizione di mostro e ho ragionato sul fatto che Mussolini fosse a tutti gli effetti un criminale. C’è stato un grande lavoro di studio e devo dare merito a Joe Wright, che è stato capace di tirare su uno straordinario gruppo di attori e di attrici”.
Sia detto per inciso, queste dichiarazioni hanno scatenato l’ira funesta di Giuseppe Cruciani durante una puntata di La Zanzara su Radio24: il conduttore, infatti, non ha apprezzato (per usare un eufemismo) gli “scrupoli” di Marinelli e, con l’irruenza che lo contraddistingue, lo ha apostrofato con un tranchant “prendi l’assegno e non rompere il … ”, in perfetto “stile Cruciani”.

La tetralogia di Antonio Scurati
L’opera di Antonio Scurati dedicata a Mussolini e al fascismo si compone, oltre di M. Il figlio del destino, di altri tre volumi: M. L’uomo della provvidenza (2020, Bompiani), ambientato tra il 1925 e il 1932, M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022, Bompiani), ambientato tra il 1938 e il 1940, e M. L’ora del destino (Bompiani, 2024), quarto volume pubblicato recentemente e che si apre con la morte di Italo Balbo il 28 giugno del 1940 e si conclude con l’arresto di Benito Mussolini a seguito dell’Ordine del giorno Grandi del 25 luglio 1943.

“Ultimo capitolo” in arrivo
Intervistato da Il Venerdì di Repubblica, Antonio Scurati ha annunciato che l’ultimo volume della serie uscirà per Bompiani il 25 aprile del 2025, ottantesimo anniversario della Liberazione. E alla domanda “sarà una liberazione anche per lei?”, lo scrittore ha confessato: “Sì, lo ammetto: una grande liberazione anche sul piano personale”.
Sempre nella stessa intervista Scurati, sottolineando la differenza tra i suoi libri e la serie (una “dark comedy”), ha dichiarato: “Il fascismo come commedia è stato il principale equivoco che ha gravato sul regime, nascondendo l’immane tragedia politica di cui tuttora paghiamo le conseguenze. Ed è questa la ragione per cui nel romanzo ho voluto evitare tutta una serie di espedienti letterari che potessero generare empatia con il personaggio di Mussolini. La scelta della forma ‘romanzo documentario’, più asettica sul piano dei sentimenti, nasce anche da qui”.

Dove vedere M. Il figlio del secolo in streaming?
Se venerdì 10 gennaio alle 21:15 proprio non riuscirete a stare davanti alla TV non preoccupatevi: oltre che durante la messa in onda su Sky Atlantic, è possibile vedere la serie M. Il figlio del secolo in streaming su NOW e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. Gli abbonati Sky, inoltre, possono vedere la serie anche su Sky Go, quindi on demand, anche in 4K HDR.
Quindi non abbiamo scuse, non possiamo perderlo!

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