
«Mai mollare alla prima difficoltà, quando si ama davvero»
Del gruppo storico di Che tempo che fa, il talk show serale domenicale di Fabio Fazio andato in onda per vent’anni in Rai e che, dallo scorso anno, ha “traslocato” sul canale Nove, fa sicuramente parte a pieno titolo, insieme allo stesso Fazio e a “Lucianina” Littizzetto, Filippa Lagerbäck. Divenuta presenza costante e inossidabile del programma fin dal 2005, quando subentrò a Ilary Blasi nel ruolo di assistente di Fazio, la bionda presentatrice svedese ha incarnato in questi anni alla perfezione il volto affabile e accogliente che il conduttore savonese ha sempre voluto dare alla sua trasmissione: mai sopra le righe, sempre col sorriso, cordiale, discreta. Un’attitudine mantenuta anche nella vita privata: Filippa è infatti legata sentimentalmente dal 2001 a Daniele Bossari, tra i volti più noti del piccolo schermo negli anni ’90 e insieme hanno avuto nel 2003 una figlia di nome Stella. Una coppia solida dello star system che, pur avendo attraversato momenti di crisi, si è ritagliata un angolo di privacy e tranquillità nella calma provincia di Varese dove nel 2018 sono convolati a nozze. In tv siamo abituati a vederla solo introdurre gli ospiti prima delle interviste, o fare da prezioso raccordo ai vari momenti della trasmissione, ma Filippa ha molto da dire, come dimostra in questa intervista a tutto campo per i lettori di Mio.

Che tempo che fa di Fabio Fazio ha registrato un grande successo di pubblico posizionandosi come il miglior programma di sempre nella storia del network Warner Bros. Discovery. Come spiega il successo di questo format così longevo, che di fatto ha subito poche modifiche da quando è partito? Forse grazie al fatto di aver saputo mantenere sempre una linea coerente?
«Direi anche grazie alla grandissima professionalità di Fabio (Fazio, ndr), di tutta la redazione e dei tanti ospiti interessanti nazionali e internazionali. I temi sono vari, dall’attualità alla comicità alla presentazione di un film alle chiacchiere, dalle interviste serie a quelle più divertenti. È un programma variegato che non annoia, questa credo sia la ragione del suo successo, ma soprattutto il grande impegno di Fabio e di tutti coloro che lavorano con lui».
Lei affianca Fabio Fazio e Luciana Littizzetto da molti anni, nel 2025 alle sglie saranno venti. Il bilancio è positivo o c’è invece qualcosa che può considerarsi negativo?
«No, per quanto mi riguarda il bilancio è sempre positivo, è incredibile per me aver potuto far parte per così tanti anni di questo programma. Se ci penso, mia figlia ha compiuto vent’anni e lei c’è sempre stata. Ecco, se proprio dobbiamo trovare un piccolo lato negativo, potrebbe essere il fatto che lei sia cresciuta con noi che lavoravamo sempre durante i weekend. Abbiamo fatto tante cose negli altri giorni, ma non ha mai vissuto la domenica come il giorno in cui si facevano le gite, ad esempio, perché sia io che Daniele eravamo occupati e lei stava con i nonni o con gli amici».

Voi lavorate quando la maggior parte delle persone si diverte, quindi…
«Ma a me piace tantissimo andare in montagna in settimana, o fare una gita quando c’è meno confusione. Io amo fare cose improvvisate, è sempre stata una mia indole: mi piace avere tempo libero quando gli altri sono impegnati, trovare le strade libere e i posti meno affollati. Ad esempio ora mi trovo in Svezia, sono vestita con una tuta anni Ottanta e sto per andare a pattinare sul lago. È stupendo, un tuffo nel passato».
Si emoziona ancora quando va in diretta o dopo tanti anni subentra l’abitudine?
«In realtà è sempre diverso, ne ho parlato anche con Gabriele Cirilli… ho fatto cabaret per due estati di fila con lui e parlavamo dietro le quinte di questa sensazione di paura, del desiderio di scappare prima di una diretta o di un confronto con il pubblico e lui mi ha detto: “Guarda che non ti passerà mai, perché se dovesse passare vorrebbe dire che non te ne frega più niente”. Non è una paura che ti paralizza, comunque, anzi: è una bella sensazione. Certo se fossi Fazio sarebbe diverso, una responsabilità così grande per tante ore, avere tutto in mente, tutto pronto… è un lavoro incredibile quello che fa lui. Io mi diverto molto, è una sensazione di leggerezza, anche ora su Nove, respiriamo tanta leggerezza e ci divertiamo molto, credo che si avverta».
In tanti anni avrà presentato moltissimi personaggi. Qual è l’ospite che l’ha emozionata di più e perché?
«Questa domanda me la fanno sempre, ma è difficilissimo dirlo perché sono davvero tanti gli ospiti che passano. Io credo che ognuno si meriti lo stesso interesse, lo stesso coinvolgimento ed è bellissimo poter ascoltare ogni storia, perché si ha tempo per esprimersi, c’è un dialogo, si ascolta, ci si fa un’idea di quella persona, di quel racconto, si porta sempre qualcosa a casa. Poi, è chiaro, è più raro vedere un ospite internazionale, c’è curiosità. Per esempio con Madonna o Lady Gaga, Meryl Streep o George Clooney, ovviamente c’è una certa fibrillazione… però anche tantissimi grandi italiani mi hanno emozionata».
Dalla scorsa stagione ospite fissa è una fantastica Ornella Vanoni, si diverte con lei?
«Assolutamente sì, lei è fortissima, mi piace da matti. Ha una forza incredibile, anche per il fatto di voler esserci e raccontarsi ogni settimana. È pazzesca, ironica, divertente».

Ha sempre raccontato con molta delicatezza e rispetto il suo matrimonio, anche quando è entrato in crisi. Dove ha trovato la forza per mantenere saldo il rapporto e come è riuscita a recuperarlo?
«Su questo tema mi scrivono in tanti anche in direct su Instagram, dove sono molto presente e cerco di rispondere a tutti. Ogni rapporto è diverso, però io credo che non mollare sia fondamentale. Andare avanti, cercare di recuperare o salvaguardare un rapporto che è basato sull’amore e sul rispetto. Cercare di comprendere anche quando sembra difficile, lasciare spazio all’altro, non essere ingombranti. Lo penso di un rapporto a due, ma anche del rapporto tra persone: essere presente e ascoltare senza giudicare e senza cercare di imporre la propria visione è importante. Poi, si capisce sempre meglio alla fine quello che è successo, quando sei nel mezzo del percorso non riesci a comprendere bene. Ma ogni relazione ha i suoi alti e bassi e quindi bisogna cercare di esserci sempre, non mollare alla prima difficoltà, perché sarà così in ogni relazione. Andando avanti si crea un legame anche più forte, più interessante, che dura nel tempo ed è davvero bellissimo poter contare su una persona e sapere che c’è. Credo che la soluzione sia lasciare libertà, avere un dialogo, potersi raccontare, potersi esprimere sapendo di non essere giudicati. Se si sa che c’è un legame forte, una storia su cui si può costruire qualcosa, io direi di provarci fino in fondo e cercare di aiutarsi facendo sì che la persona si senta protetta e libera anche di poter chiedere aiuto».
Rispetto invece alla tendenza di voler condividere le proprie storie anche dolorose con dovizia di particolari (penso a Ilary nel docu-film Unica o all’intervista di Belen a Domenica In) che idea si è fatta? Secondo lei è un modo per esorcizzare il dolore di una fine, la voglia di rendere pubblica una fragilità che possa trovare empatia con chi ha subito lo stesso trattamento o semplicemente una trovata pubblicitaria?
«Io credo che sia frustrante sentir raccontare dagli altri la tua storia: in una relazione ci sono sempre due versioni e soprattutto se sei una persona famosa e senti la stampa che racconta una versione che non corrisponde alla verità, a un certo punto dici: “No, aspetta! Voglio raccontare come sono veramente i fatti, perché sono stufa di leggere titoli fuorvianti”. La voglia di far chiarezza è umana. Esorcizzare la paura, condividere il dolore che si è provato può aiutare anche altri che si trovano nella stessa situazione e che possono trarne conforto. Io tendo comunque a non raccontare tutto e a concentrarmi sempre sul bello. Anche sul mio profilo Instagram ho cercato di creare uno spazio di leggerezza e tranquillità, tanto le polemiche si leggono ovunque mentre io voglio che chi viene da me possa respirare per un minuto al giorno cose normali, semplici. Dico anche di non fissarsi sui difetti, ma sui pregi e di cercare sempre il bello in ogni giornata, qualcosa che faccia sorridere. Cerco sempre, insomma, di divulgare la positività».
Con due genitori così famosi, sua figlia non ha mai manifestato il desiderio di lavorare nel mondo dello spettacolo?
«In realtà lei studia regia, non vuole esserci, non vuole apparire, non ha nessun desiderio di essere al centro dell’attenzione, ma vuole invece dirigere. È molto creativa, vuole portare la sua visione, quindi lei è più interessata a questo aspetto del mondo dello spettacolo».

Oggi il tema del femminicidio è drammaticamente ricorrente. Come vede la condizione della donna in Italia e cosa si può fare per fermare la violenza sulle donne partendo anche da piccole azioni quotidiane? Come madre di una giovane donna ha mai avuto paura per sua figlia?
«Parto dalla mia storia, io ho un padre psicologo che ha fondato un’associazione per le donne vittime di crimini, ha aiutato tante persone che hanno subito violenza domestica e mi ha sempre parlato di questo fenomeno fin da quando ero piccola, mi ha sempre spiegato come comportarsi, che non è tollerabile essere abusati, né psicologicamente né fisicamente. Per farmi capire la gravità mi ha raccontato tante storie che purtroppo succedono ovunque. Credo che il dibattito, anche sui media, sia importante, così come sapere chi chiamare se hai problemi, per non sentirti sola. Io stessa ho lavorato con un centro anti-violenza a Varese, per comunicare a queste donne che l’aiuto c’è e per non farle sentire sole. E poi è importante educare, ovviamente, e comportarci come è giusto: educare con le parole i nostri figli non basta, perché loro copiano il nostro comportamento. Parlo di litigare, alzare la voce, del modo in cui trattiamo gli altri e in cui ci rapportiamo all’interno della famiglia. Il nostro esempio è importante, forse più delle parole».
Finiamo con un gioco: Fazio le chiede di esibirsi in una veste diversa. Le dà carta bianca, lei cosa fa? Canta, balla o recita? In che veste le piacerebbe esibirsi?
«Oddio… recitare no, non vorrei torturare il pubblico. Canterei e ballerei volentieri, però potrebbe essere poco gradevole per gli spettatori, quindi porterei qualcosa di comico. Forse la gente non lo sa, ma a me piace essere un po’ il clown della situazione!».
A te l'onere del primo commento..