
Milano Design Week ’25: i nuovi trend tra arte, luce e forme
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ToggleCon l'apertura del Salone del Mobile, alla ricerca delle nuove tendenze del design, la MDW 2025 è entrata nel vivo. Tanti eventi e installazioni, Euroluce, Fuorisalone e il "superospite" Paolo Sorrentino, per un'edizione che si annuncia "da Oscar".

Come ogni primavera, Milano diventa per una settimana la capitale del design: è infatti arrivato anche quest’anno il momento della Milano Design Week, il grande evento che, in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile dall’8 al 13 aprile nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho, coinvolge per 7 giorni l’intera città, soprattutto con le iniziative, mostre e installazioni legate al cosiddetto “Fuorisalone“. E così, oltre alla vera e propria Fiera del mobile, giunta alla sua 63esima edizione e punto di riferimento imperdibile per esperti, appassionati, aziende e operatori del settore arredamento di tutto il mondo, i quartieri di Brera, San Babila, o quello di Tortona alle spalle di Porta Genova diventano dei veri e propri Design District dove anche chi non ha voglia, tempo e possibilità di visitare le installazioni dei grandi designer presso la Fiera di Rho, può approfittare di piccoli e grandi showroom, esperimenti visivi, mostre particolari, piccole “chicche” aperte al pubblico, con itinerari preparati ad hoc tra palazzi, musei e zone storiche e nuovi poli urbanistici lontani dal centro.
Le iniziative preparate quest’anno in collaborazione col Comune di Milano per i milanesi e per le oltre 800.000 persone attese in città sono oltre 200, con oltre 1650 singoli appuntamenti sul territorio, consultabili nel dettaglio sul portale yesmilano.it.
Il Salone del Mobile: uno squarcio sul futuro del design

Cuore e fulcro della Design Week è, ovviamente, il Salone del Mobile. Questa fiera internazionale, nata nel 1961 come occasione di progresso e punto di incontro tra imprese e grande pubblico nel campo dell’arredamento e del design d’interni, è ben presto diventata uno degli appuntamenti più ambiti e importanti per determinare le tendenze del design a livello europeo e mondiale, fungendo da catalizzatore per l’innovazione nel settore, con riflessioni e soluzioni sulle tematiche sempre più attuali legate alla sostenibilità, e “trascinando”, appunto, dietro di sé l’intera città, sia con l’indotto che essa porta al capoluogo meneghino, sia con una ramificazione sempre più capillare in tutti i quartieri milanesi con le iniziative satelliti, racchiuse nel concetto di “Fuorisalone”: un vero e proprio laboratorio creativo diffuso e aperto a tutti, che mescola arte, design e cultura urbana.

Quest’anno il Salone del Mobile presso Rho-Fiera accoglie più di 2100 espositori provenienti da 37 Paesi, ben 168 dei quali sono brand che mettono piede al Salone per la prima volta. Un grande risultato, considerando il contesto internazionale in cui si incastona questa edizione 2025, con la guerra dei dazi in pieno fragore e i relativi problemi logistici e di produzione che essa ha già portato e può riversare ulteriormente sui produttori nell’immediato futuro. Così il Salone diventa anche, oseremmo dire “politicamente”, un’occasione di incontro globale, laddove nel resto del mondo si parla di chiusura. Come conferma la presidente del Salone del Mobile Maria Porro: «Quest’anno ci siamo impegnati più di prima per attrarre operatori da mercati consolidati ed emergenti»: India, Messico, Brasile, Turchia, senza dimenticare Arabia Saudita e i Paesi del Golfo, sono solo alcune delle aree ritenute fondamentali per la crescita futura del settore.
Un approccio che non rinuncia a stupire, richiamando grandi nomi del settore del design, ma non solo: anche il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino (che sarà ospite del Salone sabato 12 aprile per un talk con il giornalista Antonio Monda, nell’ambito della rassegna Drafting Futures, presso il padiglione 14) è stato chiamato a presentare un’installazione, dal titolo “La Dolce Attesa“, situata nei padiglioni 22-24, che apre il percorso di visita al Salone (la lista di prenotazione è già sold-out).
Euroluce: la biennale che "Illumina"

Il 2025 vede anche, sempre all’interno del Salone del Mobile, il ritorno di Euroluce, la biennale dedicata all’illuminazione come elemento tecnologico e funzionale, che quest’anno ospiterà tra le altre cose una due giorni tra tavole rotonde, workshop e conferenze con ospiti internazionali: il 10 e 11 aprile debutta infatti la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, un confronto internazionale tra architetti, lighting designer, scienziati e professionisti del settore sui grandi temi della progettazione della luce. L’iniziativa, diretta e supervisionata da Annalisa Rosso, editorial director e cultural events advisor del Salone del Mobile.Milano e in collaborazione con APIL, si svolgerà nell’arena intitolata “The Forest of Space” (padiglione 2) e progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto per re-immaginare la luce come dimensione estetica con nuovi approcci interdisciplinari: questa prima edizione del Forum avrà come tema Light for Life. Light for Spaces (con la parte “Life” tutta concentrata nella giornata del 10 e la parte “Space” l’11) e vedrà la partecipazione di grandi artisti e designer, come l’artista teatrale e visivo statunitense Robert Wilson, che ha inaugurato la sua installazione, dal titolo Mother, che “avvolge” di luci e suoni la Pietà di Rondanini presso il Castello Sforzesco, la solar-designer olandese Marijan Van Aubel che racconterà la sua visione di come sfruttare la luce solare per l’illuminazione, o il lighting designer giapponese di fama mondiale Kaoru Mende – autore, tra gli altri, dei progetti illuminotecnici del Tokyo Station Marunouchi Building e della Sendai Mediatheque – e lo scultore della luce Patrick Rimoux, che ha collaborato con registi come Wim Wenders e Akira Kurosawa e ha progettato la nuova illuminazione della Cattedrale di Notre Dame a Parigi.

Se il Salone del Mobile ospita le ultime tendenze su progettazione, design, futuro e integrazione interdisciplinare tra materiali, la miriade di eventi ospitati in città nel cosiddetto “Fuorisalone” costituiscono l’humus da cui potrebbero partire le sperimentazioni per le tendenze del futuro. Ai tradizionali “distretti del design” sparsi in città, Brera, Statale, Tortona, Isola, Durini e 5Vie, ciascuno con una propria identità e offerta specifica, si sono di recente aggiunte le aree Porta Venezia e Monumentale, con, quest’anno, il coinvolgimento anche di via Paolo Sarpi e le vie limitrofe, con un’esposizione di brand italiani, cinesi e internazionali presso il Teatro del Borgo, in via Verga. Rendere conto degli innumerevoli eventi previsti qui sarebbe impossibile, per cui rimandiamo al sito ufficiale www.fuorisalone.it.

Fuorisalone: creatività diffusa e a portata di tutti
Dalla rigenerazione urbana alla fusione tra i mondi del design, dell’artigianato e dell’arte e alla contaminazione tra materiale, il leit motiv degli eventi legati al Fuorisalone è sperimentare e mescolare approcci e punti di vista. I diversi luoghi d’origine degli espositori danno vita a esposizioni originali, le tende svelano tendenze, i diversi generi fusi tra loro generano nuovi progetti: anche le parole “giocano” a raccontare la vitalità e la varietà dei tanti appuntamenti sparsi in tutte le zone della citta.
Tra percorsi tematici e progetti collettivi, gli eventi registrati come facenti parte ufficialmente del “Fuorisalone” sono oltre 1000. Spicca il Brera Design District, che tra showroom ed esposizioni temporanee ne raccoglie quasi un terzo, uniti dal tema Mondi connessi, con un focus incentrato sull’innovazione nel paesaggio domestico: tra tecnologia ed eleganza, tra connessione e integrazione di ambienti e materiali, la ricca esperienza visiva delle installazioni nel quartiere garantisce un’esperienza immersiva e peculiare nella Week. Anche la moda ovviamente non può mancare all’appello del design: da Saint-Laurant a Gucci, da Loro Piana a Hermés, i grandi marchi hanno portato le loro proposte nel campo del tessile, dell’arredo, dell’illuminazione, del fashion design.

Salone Satellite: la fucina di giovani designer
Un’ultimo sguardo, infine, su uno dei fiori all’occhiello del Salone del Mobile, ossia la kermesse dedicata ai giovani progettisti e designer: Salone Satellite, che occupa i padiglioni 5 e 7 di Rho Fiera ed è giunta ormai alla 26a edizione, accoglie infatti i rappresentanti del design emergente, under35, spesso appena sfornati dalle migliori scuole internazionali di design (ben 20 sono rappresentate quest’anno), dalle idee a volte semplicemente innovative, a volte rivoluzionarie, a volte appena in embrione, ma destinate a plasmare il mondo del design dei prossimi decenni. Uno sguardo sul futuro e sulla visione dei futuri creatori di materia e forma, che viene celebrato anche con una mostra presso la Triennale sui 25 anni già trascorsi, da non mancare.
Ma quali saranno le tendenze che emergeranno dall’edizione 2025 della MDW? Lo scopriremo alla chiusura della manifestazione, quando faremo un consuntivo, ma già da ora si può intuire il legame con il tema sempre più pressante della sostenibilità, del riuso, dell’integrazione digitale e materiale degli ambienti, dell’uso delle tonalità chiare per conferire luminosità ed eleganza a tempi più rozzi e bui di quanto ci saremmo aspettati appena un lustro fa.

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