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ToggleQuesta sera, su Rai1, inizia la serie in otto puntate sulla giovane Oriana Fallaci, interpretata da una ispiratissima Miriam Leone
Non poteva avere un lancio più prestigioso Miss Fallaci, la serie prodotta da Paramount Television e Minerva Pictures in otto puntate, già presentata alla Festa del Cinema di Roma, che andrà in onda a partire da questa sera, martedì 18 febbraio, su Rai1. Ad annunciare l’arrivo imminente della fiction dedicata alla vita della grande Oriana Fallaci è stata proprio la sua protagonista, Mirian Leone, dal prestigioso palco del Festival di Sanremo appena concluso, a cui l’attrice ha preso parte durante la terza serata in qualità di co-conduttrice insieme a Elettra Lamborghini e Katia Follesa.
La passione e lo slancio con cui Miriam Leone ha raccontato a Carlo Conti e a “tutta l’Italia” (per ripassare il jingle tormentone del Festival) la sua ultima fatica probabilmente ha convinto a sintonizzarsi sull’ammiraglia Rai anche chi non ha mai avuto una grande passione per la giornalista fiorentina.
La trama della serie

Ambientata tra il 1956 e il 1959, la trama della serie si sviluppa tra Milano, New York, Los Angeles, Roma, Londra e Firenze. La serie parte dagli inizi della carriera di una giovane Fallaci quando ancora era una cronista dello storico settimanale L’Europeo. Era chiamata “la ragazza del cinema” e non aveva la possibilità di occuparsi della sua vera passione, la politica. Ma fu quello, comunque, il periodo della svolta nella sua carriera, quando la giornalista decise di partire per gli Stati Uniti alla volta di Los Angeles (poi si recherà anche a Washington e New York) per svelare tutti i segreti dei divi di Hollywood. Era il 1956 e Oriana, in realtà, partì per intervistare Marilyn Monroe, cosa che non avvenne mai, ma da questa missione l’inviata speciale trasse il materiale per il suo primo libro I sette peccati di Hollywood, che si guadagnò una prefazione firmata da Orson Welles.
Tornata in Italia incontra il collega giornalista Alfredo Pieroni, con il quale si abbandona a una storia d’amore appassionata, totalizzante, ma anche potenzialmente distruttiva. Infatti, dopo aver perso il bambino che aspettava da lui (rischiando lei stessa la vita) nel 1958, Fallaci cade in depressione e tenta il suicidio ingerendo una gran quantità di barbiturici.
Per fortuna però non ci riesce e Oriana, grazie alla sua salvifica ambizione, riesce a risollevarsi e a farsi strada con le unghie, con i denti, ma soprattutto con tanta determinazione e un talento fuori dal comune, in un mondo quasi completamente maschile come quello del giornalismo della metà del ventesimo secolo, diventando a poco a poco: la Fallaci.
L’interpretazione di Miriam Leone

L’incontro di Miriam Leone con Oriana Fallaci ha origini lontane: risale infatti al 2019, quando l’attrice catanese si calò per la prima volta nei panni della giornalista toscana per il cortometraggio A Cup Of Coffe with Marilyn, scritto e diretto da Alessandra Gonnella, che nel 2020 vinse il “Corto d’argento” per il miglior cortometraggio di fiction.
Da questo primo progetto e dagli spunti autobiografici offerti dalla stessa Fallaci nelle sue opere I setti peccati di Hollywood e Penelope alla guerra è nata la sceneggiatura di Miss Fallaci, di cui Miriam Leone è una delle autrici.
Per calarsi nel personaggio, come lei stessa ha raccontato recentemente sul palco dell’Ariston, Miriam Leone ha lavorato a stretto contatto con il nipote di Oriana, Edoardo Perazzi, che l’ha accolta nella casa della giornalista (di cui è geloso custode), consentendole di entrare in contatto con gli oggetti appartenuti a Fallaci e raccontandole episodi della sua vita.
«In questa serie racconto un’Oriana inedita”, ha anticipato Leone, “che secondo me può essere di grande ispirazione anche per le nuove generazioni perché è la storia di una ragazza che tra i suoi 26 e 31 anni cade si rialza, cade si rialza e si innamora di un uomo narcisista, la vedrete soffrire tantissimo per un amore tossico… ».
Una scoperta molto speciale

Come per uno scherzo del destino c’è una singolare coincidenza che lega Miriam Leone alla vita di Oriana Fallaci. Infatti, proprio mentre l’attrice stava girando la serie, e in particolare le scene dell’aborto spontaneo della giornalista, ha scoperto di essere incinta. «Le prime settimane di gravidanza sono molto delicate. Ero molto preoccupata che questo potesse in qualche modo scuotermi, ho cercato di mettere la giusta distanza tra me e il personaggio, ma non è stato facile perché di solito mi immedesimo… », ha svelato Leone, confidando anche il tenero particolare di essere stata costretta a farsi allargare i vestiti di scena di nascosto, perché ovviamente a quel tempo la sua gravidanza era ancora top secret. Era il 2023 e tutto è andato nel migliore dei modi: a fine anno, il 29 dicembre, è nato a Milano il piccolo Orlando, il figlio di Miriam e di Paolo Carullo, il musicista siciliano con cui Miriam è convolata a nozze nel 2021.
La regia e il cast

Le prime quattro puntate della miniserie sono state dirette da Luca Ribuoli (Call My Agent Italia), le altre invece da Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella. La fiction ha ricreato l’atmosfera dell’epoca con grande attenzione ai dettagli. Monte Ripoli, a Tivoli, è stato scelto per rappresentare la celebre collina di Hollywood, mentre alcune scene sono state girate a Firenze, città natale della Fallaci.
Nel cast, accanto a Miriam Leone, troveremo, tra gli altri, Maurizio Lastrico, nei panni di Pieroni, l’islandese Jòhannes Haukur Jòhannesson che interpreta Orson Welles, Davide Tucci che è Frank Sinatra, Francesca Agostini, nei panni di Giovanna Corsi, la figlia di un diplomatico, Francesco Colella che interpreta Attilio Battistini, collega e superiore di Oriana in redazione, Rosanna Gentili e Giordano De Plano, che interpretano Tosca Fallaci, madre di Oriana, ed Edoardo Fallaci, padre della giornalista.
Le parole del regista Luca Ribuoli

Il primo ammiratore di Miriam Leone nei panni di Oriana Fallaci è proprio il regista Ribuoli, che ha dichiarato: «Miriam Leone ha condotto la battaglia con la stessa tenacia, ostinazione e passione che Oriana metteva in ogni cosa che faceva. Non ha lasciato mai un momento al caso, ha sempre messo al centro di tutto il desiderio di non tradire quella donna ambiziosa, cercando sempre di restituirne la complessità, l’incoerenza, la vivacità, l’oscurità più profonda, sapendo esaltare le sue scelte di vita, per tanti versi pioneristiche. Ho accompagnato Miriam in questo viaggio così intimo e profondo, e credo che anche per lei sia stata una delle esperienze più importanti della sua carriera».
Con tali premesse, non ci resta che goderci la visione…
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