
Monica Germani: «La dieta ideale? Rispetta ogni aspetto della tua personalità»
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ToggleMonica Germani, nutrizionista romana, è ideatrice del protocollo META. Per perdere peso e sentirsi bene a 360 gradi, l’alimentazione deve essere funzionale.
Lo sappiamo: è già iniziata la corsa alla forma fisica perfetta. Questo però è l’errore più comune che si possa compiere: bisogna, infatti, cercare uno stile di vita sano e costante su misura per se stessi. Solo così si potrà davvero aspirare a un cambiamento radicale e, soprattutto, definitivo. Ne parliamo con Monica Germani, dietista e nutrizionista, ideatrice del metodo META, acronimo che sta per Medical Education (for) Transformative Action e che ha come obiettivo la trasformazione psico-fisica totale del paziente attraverso una esperienza personalizzata di rieducazione comportamentale, fisica ed estetica.
Il cibo provoca una risposta sensoriale

Dottoressa, può spiegarci in cosa consiste il suo metodo?
«Si tratta di un protocollo scientifico basato sulle evidenze degli ultimi anni che prevede un percorso a trecentosessanta gradi, sia dal punto di vista alimentare che educativo, che porta il paziente a compiere delle scelte alimentari basate sul proprio corpo biologico. Ogni corpo, infatti, funziona a modo suo e per questo è importante partire sempre da un test genetico: l’alimentazione deve essere funzionale, tenendo in considerazione sia la questione prettamente fisica che quella caratteriale della persona».
In che senso?
«Il cibo è anche confort food e provoca una risposta sensoriale oltre che fisiologica. Un esempio: il latte contiene triptofano che stimola la serotonina, l’ormone della felicità, e poi la melatonina, l’ormone del sonno; assumerlo favorisce il buonumore oppure tranquillità. Per una persona ansiosa sarà un alimento importante, ecco perché bisogna costruire l’alimentazione sulla base della propria personalità e delle proprie esigenze: si crea un compromesso tra scienza e umanità».
È quindi importante avere una dieta personalizzata?
«È fondamentale, altrimenti non può funzionare. Ogni pietanza ha un’indicazione di massima che ci consente di restare in salute, ma il conteggio permette ovviamente una grande flessibilità che va strutturata col paziente. Se io vado di corsa a pranzo, allora arrangio quel che posso sistemandolo in termini nutrizionali e dedico maggiore attenzione alla cena, ribilanciandola e facendola diventare il pasto principale della giornata. Si deve seguire un’alimentazione costante e bilanciata, senza privarsi di nulla, ma con una buona gestione di tutto: è questo il segreto degli eterni magri, trovare il proprio compromesso».
In vista della bella stagione, la domanda che tutti si pongono è: cosa fa dimagrire?
«Dipende da cosa intendiamo. Se vogliamo perdere grasso, allora la risposta è: la dieta bilanciata. Se invece ci limitiamo a pensare all’ago della bilancia, qualsiasi sistema restrittivo fa perdere peso, ma non grasso. La differenza è che se perdiamo grasso, preserviamo il muscolo ed è ciò che mantiene attivo il metabolismo. Seguendo una dieta bilanciata, ovviamente, ci vuole più tempo, ma il dimagrimento è effettivo e duraturo».
Non bisogna demonizzare i carboidrati

Quale dieta alimentare risulta essere assolutamente la più bilanciata?
«La dieta mediterranea».
Cosa va considerato nel consigliare una dieta a persone diverse, come uno sportivo o uno con vita sedentaria?
«È tutta una questione di proporzioni. Sicuramente è importante muoversi: non si tratta di andare in palestra, ma di piccole abitudini come usare le scale o camminare invece di prendere l’auto. L’alimentazione va rapportata alla sedentarietà: i carboidrati, in questo senso, non vanno demonizzati, ma è chiaro che bisogna ridurli se stiamo completamente fermi. Se una donna fa una vita sedentaria, necessiterà soltanto di circa 80 gr di pasta e 40 gr di pane, un uomo poco di più. Se, invece, si fa attività fisica, il margine è più largo. Se una persona è sportiva, l’alimentazione è più elastica, oltre che più tecnica: bisogna allenarsi con le scorte di zuccheri piene, quindi occorre mangiare i carboidrati prima dell’allenamento e le proteine dopo».
Come si affronta il cambio stagione a tavola?
«Il corpo tende a soffrire un po’, quindi bisogna fare dai sei ai sette pasti al giorno con regolarità: mangiare ogni tre ore, ma senza abbuffarsi perché altrimenti il corpo, già affaticato, si affaticherà di più. Il cambio di stagione indebolisce, quindi bisogna puntare sugli antiossidanti: sì alle verdure a foglia verde di stagione e alla frutta dopo il pasto. Meglio prediligere frutti ad alto potere antiossidante come fragole e kiwi, che è anche ricco di vitamina C; sì anche ai frutti con betacarotene e vitamina A, come albicocche, pesche e melone arancione. Da portare in tavola pure il peperone giallo e la zucca, grande risorsa di vitamina A».
Sì alla friggitrice ad aria calda

Quanto è importante il tipo di cottura?
«Moltissimo. Bisogna prestare attenzione a come si cuociono i cibi. Ad esempio, il pomodoro è un potente antiossidante perché è ricco di licopene e lo è ancora di più quando viene cotto, poiché la cottura ne aumenta questa proprietà».
Quali sono le cotture da prediligere?
«No alle cotture lunghe per quanto riguarda le verdure: consiglio di utilizzare le vaporiera o la pentola a pressione per non disperdere nell’acqua le proprietà nutritive. Quando si mangia la verdura cruda, è bene sceglierla a km 0. Per gli altri alimenti, suggerisco l’utilizzo della friggitrice ad aria calda che permette di realizzare pietanze gustose e veloci, senza perderne le proprietà. Meglio evitare le grigliature con la temperatura molto alta: è preferibile allungare il tempo in padella, ma con fiamma bassa».
Iniziare per tempo, in vista dell’estate
L’estate è alle porte? Giocate d’anticipo! «Iniziare per tempo una dieta bilanciata – afferma Monica Germani – consente di perdere grasso in maniera sana. Fondamentale – aggiunge – è l’idratazione: se avete difficoltà a bere, provate con le acque aromatizzate. È poi necessaria la prevenzione: sotto consiglio medico, valutate se è necessario assumere propoli, vitamina C e glutatione. A tavola, inoltre, variate più che potete, poiché ogni alimento contiene proprietà importanti per l’organismo. Infine, non dimenticate la vitamina D, fondamentale per fissare calcio nelle ossa, oltre che per il suo ruolo antiinfiammatorio».

Per chi affronta la menopausa
Il cambio stagione? Avviene anche nella vita. In particolare, molte donne in menopausa si chiedono come affrontare al meglio questa fase della loro esistenza. «Il corpo cambia e cambia anche la produzione di grasso – spiega Germani - Si tende così ad avere una pancia più pronunciata o un braccio più grosso». Cosa fare allora? «Sicuramente rivolgersi al proprio medico è il primo passo. Occorre poi riposare quanto più possibile: se dormo meno, accumulo più acqua, ho più fame e aumenta il cortisolo che fa salire di peso». In questa fase, di solito, si ha più appetito: «Meglio, allora, aumentare il numero dei pasti e abbassare l’indice glicemico. Se ho bisogno del cioccolato, lo mangio, ma lo abbino alla frutta secca, così non mi viene il picco e non ho fame dopo appena mezz’ora. Un altro suggerimento utile è quello di non iniziare mai il pranzo con la pasta, bensì con la verdura: per contrastare l’aumento del grasso, infatti, è preferibile iniziare i pasti con le proteine o le verdure, e mai con i carboidrati». Questi consigli, afferma Germani, valgono per tutti, ma ancora di più per chi sta affrontando la menopausa.
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