
In questo articolo
ToggleIl richiamo della Luna: Ponza tra storia e bellezza
Avete mai desiderato camminare sulla Luna? Sarà per i colori incredibili del suo mare, che qui assume tutte le sfumature del blu, per la sua costa frastagliata, le scogliere bianche e i faraglioni, o per l’atmosfera unica delle sue calette isolate: Ponza, che è stata ribattezzata, appunto, l’isola della Luna per la sua forma a mezzaluna, davvero non sembra di questo pianeta. Non ve ne accorgete subito: quando approdate nel suo porticciolo, infatti, venite investiti dal suo temperamento vivace ed estroverso, dai marcati colori pastello delle casette che si affacciano sul mare e che si inerpicano verso l’alto e dall’ospitalità calorosa degli abitanti. Sarà in un secondo momento che questa perla assoluta delle Pontine, vero tesoro del Mediterraneo, vi strapperà il cuore (e quando vedrete Cala del Core capirete cosa intendiamo!), conquistandovi irrimediabilmente con i suoi scorci, le sue rocce (che qui hanno i colori e le forme più svariate), le sue spiagge (tra cui spicca Chiaia di Luna) e svelandovi la sua unicità. Quell’unicità che la rende quasi extraterrestre e che portò il poeta Eugenio Montale a definirla “un paradiso in terra”. E, in tempi più recenti, star del calibro di Carolina di Monaco, Beyoncé, Katy Perry, Orlando Bloom, Leonardo di Caprio, Naomi Campbell a innamorarsene perdutamente e farne tappa obbligata.

Viaggio nei secoli: la storia dell'isola
Popolata fin dal neolitico, i suoi principali centri nacquero sotto la dominazione dei Volsci. Fu occupata dai Fenici, che ne fecero uno scalo commerciale, colonizzata dai Greci e infine conquistata dai Romani nel 312 a.C. Questi ultimi se ne servirono come luogo di confino, meta di villeggiatura, ma anche come “autogrill del mare”: le navi venivano sull’isola per fare rifornimento di acqua dolce. Lo testimoniano cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, rovine di ville romane, (la più famosa delle quali si trova sulla Collina della Madonna), un acquedotto, delle vasche (tra cui le Grotte di Pilato). Nel Medioevo, Ponza rimase un fiorente centro commerciale e religioso grazie all’opera dei monaci benedettini, scacciati nel 1454 dagli Aragonesi. Nel 1734, Elisabetta Farnese, madre di Carlo III di Spagna, re di Napoli, cedette l’intero arcipelago al figlio, che avviò nelle isole un’intensa colonizzazione, facendovi pervenire soprattutto persone da Ischia (gli attuali abitanti discendono proprio da quelle famiglie ischitane). Nel 1768, poi, arrivarono i Borboni, che diedero all’isola il suo attuale volto. Le tracce della storia di Ponza sono ancora visibili sull’isola e potrete visitarle.

L'approdo, il porticciolo e il centro storico
Il porticciolo ad andamento semicircolare è la prima cosa che vedrete, avvicinandovi a Ponza, sarà lui a darvi il benvenuto sull’isola. Benché il porto fosse un importante scalo commerciale già in epoca romana, è solo nel periodo borbonico, con re Ferdinando IV, che raggiunse il suo massimo splendore, assumendo l’aspetto che ha ancora oggi. Casette color pastello, pescherecci e gozzi ormeggiati fanno bella mostra di sé in questa che è, a tutti gli effetti, la zona della movida, oltre che il centro storico. Qui incontrerete bellissimi negozi, boutique intervallate da eleganti bar, info point e ottimi ristoranti di pesce fresco. Il cuore pulsante è Corso Pisacane: percorrendola vi troverete immediatamente al centro della scena, immersi in un’atmosfera d’altri tempi.

Le meraviglie marine
Se la terraferma ha tutte le carte in regola per ammaliarvi, la vera meraviglia di questo posto vi si svelerà dal mare. Non a caso proprio qui, nell’incontaminata Palmarola, si trova la grotta di Maga Circe: fate attenzione al canto delle sirene che proviene da lì, potreste non esserne immuni! Non vi resta che scegliere l’imbarcazione che fa al caso vostro e salpare. Potrete decidere di solcare solo le acque intorno a Ponza, oppure di comprendere nel vostro giro la splendida Palmarola (ve lo consigliamo vivamente) o, ancora, di vedere solamente quest’ultima.

Le cale mozzafiato e le spiagge qui si sprecano, di certo non potrete perdere Chiaia di Luna (circondata da un’enorme parete di tufo che le conferisce il tipico colore bianco. Il mare cristallino e le grotte la rendono una meraviglia naturale. Al momento è visitabile solo dal mare, non essendo accessibile via terra per motivi di sicurezza), Cala Felce, le Grotte di Pilato (un sistema di grotte che i romani realizzarono scavando il tufo per l’allevamento delle murene, pesce da loro considerato sacro), Cala Feola e le piscine naturali, Cala Fonte, Cala Inferno, Punta Bianca, l’Arco Naturale, Punta e Faraglioni della Madonna, spiaggia Frontone (raggiungibile con i Taxi Boat che partono dal portooppure attraverso un sentiero che parte da Campo Inglese) e tanto, bellissimo altro.

Cala del Core merita una menzione a parte. Il suo nome deriva infatti dalla forma a cuore assunta da una roccia in seguito a una intrusione magmatica e a questa località è legata una leggenda (di cui esistono più versioni, tramandate a voce). Una di queste sostiene che quello che si scorge tra le rocce sia ciò che rimane del cuore (core, in dialetto) sanguinante della Regina dei Giganti. I Giganti abitavano a Ponza e la moglie del Re era così bella che di lei si innamorò, ricambiato, il dio Nettuno. Quando il Re scoprì il tradimento, uccise la sua sposa e ne appese il cuore alla roccia.
Anche ai Faraglioni di Lucia Rosa è legata una storia, che pare essere realmente accaduta nell’800. Si narra che una ragazza di nome Lucia Rosa si sia gettata dall’alto sugli scogli sottostanti perché le venne impedito di sposarsi con un contadino. Se poi siete amanti delle immersioni, sappiate che nelle acque che circondano l’isola troverete incredibili tesori, a partire da quelli naturalistici.

Uno dei diving più suggestivi da fare è quello presso il relitto dell’LST-349, nave utilizzata nella Seconda Guerra Mondiale per il trasporto di truppe e mezzi pesanti, affondata nel 1943. Da vedere anche il relitto della nave mercantile Maria Costanza, affondata nel 1978 presso Cala Inferno.
Al porto troverete tante soluzioni per il vostro tour nelle acque che bagnano l’isola della Luna. Se non vi sentite di noleggiare piccole barche che non necessitano patente nautica e che potete portare in autonomia, vi consigliamo due diverse opzioni: Odissey Diving Ponza (info@odisseysub.it; 370/3013002) che, a bordo di un gommone, vi porterà a fare il tour delle isole, consentendovi di fare snorkelling e offrendovi l’aperitivo a bordo. Interessante la storia del titolare Andrea Musella, che durante il Covid ha lasciato la sua vita a Milano per tornare nell’isola dove è nato suo padre e che, da allora, non se ne è più andato. Organizza anche corsi di immersione. In alternativa, la Cooperativa Barcaioli Ponzesi (0771/809929), offre tanti servizi e diversi percorsi su barche più grandi. Noi siamo stati a bordo con Luca Mazzella, che ci ha preparato anche un ottimo pranzo (compreso nel costo del biglietto). Non vi resta che scegliere il tour che fa al caso vostro.
Trekking e visite storiche

Se amate il trekking e volete andare alla scoperta dell’isola, uno dei percorsi più suggestivi da fare è senz’altro quello che conduce a Punta Incenso, nella località Le Forna. Camminerete nella macchia mediterranea tra piante di elicrisio, caprifoglio, assenzio, lentisco, ginestra, euforbia, mirto e godrete di un panorama incredibile che vi permetterà di ammirare Ponza dall’alto. Tra le visite imperdibili, poi, c’è senz’altro quella alle Cisterne Romane della Dragonara e del Corridoio – Ass. Turistica Pro Loco di Ponza, capolavori di ingegneria romana per la conservazione delle risorse idriche derivanti dall’acqua piovana. In estate vi vengono organizzate anche delle suggestive attività culturali. Per visite guidate e ulteriori informazioni, consultate il sito della Pro Loco di Ponza (www.prolocodiponza.it/it/), vi troverete tutte le informazioni sulle attività culturali dell’isola e anche sui tour naturalistici. Il sito del Comune è invece: www.comune.ponza.lt.it.

Dove mangiare
La cucina ponzese è ricca di piatti a base di pesce e di legumi. Qui è coltivato anche il vitigno autoctono campano Biancolella, da cui si fa un vino che va assolutamente assaggiato. Ottimi quelli della cantina Casale del Giglio, che a Ponza produce il bianco Faro della Guardia. Ecco una selezione di ristoranti per te:
- Acqua Pazza, con una stella MICHELIN. È in un’ambientazione chic che si divide su più terrazze con vista mozzafiato sul mare. Lume di candela e brezza marina vi accompagneranno nella degustazione dell’impeccabile cucina.
- Oresteria, ottimo ristorante di pesce affacciato sulla via principale del centro storico.
- Ristorante Gamberi&Capperi presso Piccolo Hotel Luisa, super consigliato. Anche qui potrete degustare pesce fresco.
- La Marina, a Cala Feola (338/6486110). È incantevole: vi consigliamo di venirci a pranzo, magari durante una perlustrazione in gommone. Ottima la cucina, da provare la lasagna fatta con i fichi d’india.
Dove dormire
- Grand Hotel Santa Domitilla, a due passi dal porto, immerso in un incantevole e silenzioso giardino.
- Hotel Chiaia di Luna, affacciato sulla spiaggia Chiaia di Luna.
- Hotel Bellavista, a picco sul mare e nel centro storico.
Consiglio non richiesto
L’aperitivo più panoramico dell’isola è alle Terrazze Chiaia di Luna Cocktail bar, presso l’Hotel Chiaia di Luna, dove si consiglia di prenotare un tavolo. Ottimi i cocktail, da bere ammirando il tramonto. E quando arriva il chiaro di Luna, scatenatevi con i dj!
A te l'onere del primo commento..