
La città che ammalia con la sua posizione geografica e la sua storia.
Siete mai stati a San Francisco? Considerata da molti la capitale mondiale della stravaganza e dell’insolito, quasi un unicum in tutti gli Stati Uniti, questa bellissima città della California non smette di ammaliare chi la visita per la prima volta, ma anche chi torna dopo averla già conosciuta e ne scopre ogni volta un aspetto diverso. Grazie alla sua posizione geografica (sorge a nord dell’omonima penisola), alla conformazione del territorio (bagnato dal mare ma percorso anche da numerose, svettanti colline), ai diversi punti di interesse (il Golden Gate Bridge è senz’altro il suo simbolo, ma nella sua baia si trova anche l’isola di Alcatraz sede del famigerato penitenziario) e al temperamento dei suoi abitanti (c’è un grande multiculturalismo e vivacità culturale), San Francisco è di certo una delle mete imperdibili degli States, resa quest’estate ancora più raggiungibile grazie al volo di United Airlines che parte dall’aeroporto di Roma Fiumicino, Leonardo Da Vinci, alla volta della città californiana. Noi abbiamo incontrato Joe D’Alessandro, ceo e presidente di San Francisco Travel, che ci ha raccontato questa destinazione e tutto quello che ha da offrire a chi decida di esplorarla.

Joe, perché gli italiani dovrebbero conoscere meglio San Francisco?
«Ci sono davvero molti motivi per cui gli italiani dovrebbero visitare San Francisco, che è una destinazione unica in tutti gli Stati Uniti, sotto diversi punti di vista. Noi viviamo la vita in un modo differente, le politiche sono diverse, così come lo è il nostro DNA: a dire il vero il nostro stile di vita è più allineato a quello italiano che a quello del resto degli USA. A San Francisco si può andare a piedi ovunque, al contrario di quanto succede altrove negli States, dove si ha bisogno sempre di guidare una macchina. E quando hai la possibilità di camminare, riesci a guardarti intorno, a fare esperienza di tutto quello che incontri per la strada, puoi osservare l’architettura. La città è piccola e compatta: è veramente piacevole viverla a piedi. Abbiamo molte colline, ma abbiamo anche imparato come attraversarle: in questo senso la città somiglia un po’ a Lisbona».

San Francisco è all’avanguardia dal punto di vista delle politiche ambientali. Ce ne parla?
«La nostra città vive molto in armonia con ciò che la circonda e la maggior parte delle attività che si possono svolgere è all’aperto. Siamo su una penisola e la città è proprio sulla sua punta. Abbiamo l’oceano Pacifico a ovest e la baia di San Francisco a est: siamo circondati dall’acqua e dalle montagne. Il nostro focus è quello di rispettare e godere dell’ambiente naturale. San Francisco ha uno dei parchi naturali più estesi degli Stati Uniti nella città: il Golden Gate Park. Ci sono posti dove le persone possono camminare e fare delle escursioni».

Dicevamo che in città non si usa la macchina: come ci si muove, oltre che a piedi?
«Oltre alle numerose opportunità di muoversi a piedi, a San Francisco esistono diversi percorsi ciclabili sicuri e dedicati, che non attraversano zone trafficate. Abbiamo la metropolitana che porta direttamente in città dall’aeroporto e che collega diversi quartieri, abbiamo anche un’estesa linea di bus elettrici. La maggior parte dei nostri mezzi di trasporto è elettrica già da molto tempo, e non va a gas né diesel. E poi ci sono le funivie, che sono diventate iconiche. Salirci è un po’ come andare in un parco divertimenti, anche se si tratta di un mezzo di trasporto che consente di salire e scendere dalle colline».
Quanti giorni sono necessari per visitare San Francisco?
«Almeno tre o quattro. C’è molto da fare nella città: tanti quartieri diversi da esplorare, musei da visitare. Scenari da ammirare e diverse cucine da assaggiare. E poi, San Francico è un punto ideale dal quale partire per esplorare i dintorni, sia della California del nord che di quella del sud magari visitando anche le cantine, la zona dei vini».
La formula ideale, quindi, sarebbe quella di prendere un aereo per San Francisco, vivere la città a piedi e poi affittare una macchina per andare a esplorare i dintorni?
«Sì. Assolutamente».
A proposito della connessione con l’Italia: a San Francisco ci sono alcuni tram milanesi, come mai?
«Sono elettrici e fanno parte del sistema ferroviario storico, abbiamo tram storici che provengono da tutto il mondo: Milano, Sidney, Parigi… Sono davvero unici e li manteniamo come erano in origine nella città da cui arrivano».

È una destinazione adatta anche alle famiglie?
«Ci sono tante cose che i bambini possono fare. Abbiamo tanti parchi nella città, come il Golden Gate Park che è molto esteso. Al suo interno c’è la California Academy of Sciences con un museo, un planetario e un acquario basati sulla scienza e la natura. I piccoli amano questo posto, dove possono vedere tante cose diverse. Proprio di fronte c’è il Museum of Modern Art che custodisce molte opere interessanti. C’è poi la possibilità di fare escursioni, sia a piedi che in bicicletta. Un’esperienza fantastica da fare è quella di pedalare sul Golden Gate Bridge. Dall’altra parte del ponte c’è una cittadina chiamata Sausalito, dove si può prendere un traghetto e tornare via mare verso San Francisco. Ovviamente non si può tralasciare una gita sull’acqua nella baia a bordo di una imbarcazione (l’acqua è piuttosto fredda). In primavera e in autunno c’è la possibilità di vedere le balene che si spostano tra il Canada e il Messico. Un’attrazione molto amata è Pier 39, un centro commerciale costruito su un molo, dove ci sono anche giostre e attrazioni per i bambini. Non lontano da lì, c’è l’Exploratorium, un museo interattivo dedicato alla scienza. C’è poi il Walt Disney Family Museum, che si trova nella zona del Presidio: vi sono conservati molti effetti personali di Disney e il suo percorso personale come artista. Insomma, le famiglie hanno davvero l’imbarazzo della scelta, che si tratti di attività sull’acqua, nei parchi, in giro per la città, sui tram storici, sulla funivia. Molte delle cose che i nuclei familiari possono fare a San Francisco, peraltro, sono gratis».

Un elemento non trascurabile per noi italiani, è il cibo: cosa si mangia a San Francisco?
«Per noi il cibo è molto importante e di alta qualità, e si può trovare una grande varietà di cucine diverse. Il cibo italiano è molto diffuso, avendo noi un’estesa comunità italiana a San Francisco che vive soprattutto nel quartiere di North Beach. Stesso discorso per il cibo cinese. Tutte le comunità che sono immigrate qui hanno portato con sé la propria cultura, anche culinaria. Per noi conta molto consumare alimenti a kilometro zero: la maggior parte dei prodotti che si consumano provengono dal nostro territorio. Che si tratti di pesce, verdura o vino. Cerchiamo di produrre e mangiare in modo sostenibile tutto ciò che possiamo. E credo che questo rappresenti un fattore di attrazione per il turista italiano».
Qual è la filosofia di vita californiana?
«Quello californiano è uno stile di vita molto rilassato, viviamo in modo molto sano, dando molta importanza alle attività all’aria aperta e al cibo di qualità. Il movimento Slow Food è nato in Italia, ma San Francisco ha dato vita al movimento negli USA. L’attenzione a quello che si mangia e si beve ci unisce, così come il modo di intendere la vita».
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