
Taiwan tra tradizione e avanguardia: dal Festival delle Lanterne alla caleidoscopica Taipei
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ToggleUn viaggio a Taiwan è un percorso tra antiche tradizioni e sfrontata tensione alla modernità. Dal Festival delle Lanterne, che quest'anno sarà dal 12 al 23 febbraio a Taoyuan, alle luci sempre accese della capitale Taipei.
Se Taiwan avesse un biglietto da visita, sopra ci sarebbe scritto: ostinazione. È infatti un ostinato Paese ricco di contrasti. Una piccola isola che ha avuto l’ardire di opporsi al dominio della gigantesca Repubblica Popolare Cinese nel 1949, anno a partire dal quale vive in equilibrio precario. Sta in bilico, tra un passato che la guarda da molto vicino, con l’intento affatto celato di annetterla in “un’unica Cina”, e uno sguardo rivolto al domani. A un futuro fatto di avanguardia, di crescita economica, di tecnologie di ultima generazione ma, soprattutto, di indipendenza formale e sovranità. Ribattezzata Ihla Formosa (l’Isola Bella) dai marinai portoghesi diretti verso il Giappone, questa terra è un miscuglio di genti, di tradizioni, di influenze dovute alle dominazioni che vi si sono alternate (olandese, spagnola, cinese, giapponese, francese), lasciando ognuna la propria impronta.

Un mondo racchiuso in uno Stato poliedrico, con una moderna capitale, Taipei, in continuo fermento, delle tradizioni secolari custodite da popolazioni indigene, delle bellissime spiagge di sabbia bianca al sud, rigogliosi parchi nazionali e zone montuose, e che produce ed esporta prodotti agricoli e tecnologia. Se siete appassionati di cicloturismo, prendete nota che in autunno qui c’è il Festival della Bicicletta, mentre a marzo gli amanti dei fiori potranno partecipare al Festival delle Orchidee.
Il Festival delle Lanterne a Taiwan

Il Festival delle Lanterne di Taiwan nasce nel 1990 e, da allora, si svolge ogni anno in un posto diverso dell’isola. Portando la luce, le lanterne sono considerate simbolo di positività e felicità. Rappresentano dunque la buona sorte e la speranza di avere un anno fortunato. Il Festival, infatti, inizia il 15esimo giorno dopo il capodanno cinese, giorno di Luna piena. Le lanterne che vengono esposte iniziano a essere preparate già dal mese di marzo dell’anno che precede il Festival da sapienti artigiani che, in questo modo, coltivano e preservano la tradizione.
Nel 2025 (anno del Serpente di Legno) il Festival delle Lanterne di Taiwan sarà ospitato dalla città di Taoyuan, a nord dell’isola, dal 12 al 23 febbraio, dove torna dopo 22 anni. Il claim di quest’anno sarà Infinite Paradise, Paradiso Infinito, a rappresentare un senso di gioia senza limiti e un paradiso di meraviglia e felicità. Questo tema si ispira alle emozioni evocate dai parchi di divertimento e dalle attrazioni iconiche come montagne russe e scivoli d’acqua, che simboleggiano avventura, libertà e spensieratezza.
Taipei: la megalopoli che spariglia le carte
La prima sensazione che avrete, appena arrivati a Taipei, sarà quella di venire travolti da un fiume. E non stiamo parlando di un naturale corso d’acqua, bensì di un profluvio di gente. Una marea umana che si muove per il dedalo di strade che si snodano dentro questa città, che non dorme mai. E che sorride, sorniona, mostrando a suo piacimento ogni volta un volto diverso. C’è la Taipei più appariscente, quella che vi abbaglia da subito, dal primo istante in cui posate gli occhi su di lei. Centri commerciali all’occidentale zeppi di negozi, monumenti al capitalismo, che fanno a gara con i grandi magazzini vicini su chi attira di più l’attenzione, tra coloratissime luci al led, maxischermi che proiettano immagini accattivanti e strutture lucenti che si stagliano verso l’alto. E poi, ci sono gli altri volti di Taipei. Quelli che vi dovete meritare. Quelli che riuscirete a farvi mostrare solo armandovi di pazienza, di spirito di scoperta e di osservazione assolutamente scevra da qualunque pregiudizio o idea preconfezionata di un Oriente che in questa megalopoli dove vivono più di sette milioni di persone spariglia tutte le carte. E sorprende.

La capitale di Taiwan pullula di gente molto cordiale (colpisce ciononostante il silenzio che si sente nelle strade), di ristoranti nei quali si mangia buon cibo e piccoli banchi dove si prepara uno street food che ha acquisito una sua forte identità. È un perfetto crocevia tra la cultura cinese, quella giapponese e, in generale, del Sudest asiatico con grandi influenze di quella americana (nessun Paese ha più negozi 7-Eleven per numero di abitanti). Un melting pot di razze e abitudini con una caratteristica da tenere bene a mente: quasi nessuno parla l’inglese, anche se tutti cercheranno comunque di capirvi e rendersi utili per aiutarvi. Dopo aver provato uno smarrimento iniziale, dovuto – oltre che alla lingua – all’incontrollato sviluppo urbano che vede affiancati moderni grattacieli, antichi templi taoisti e fatiscenti costruzioni datate, inizierete a comprendere questa carismatica città e a capire come muovervi tra antico e moderno, tra frenesia e quiete. Decidendo magari di concludere la vostra movimentata giornata con un benefico massaggio (la città è disseminata di centri massaggi dove potrete sperimentare un energico, molto molto energico, foot massage). Ecco 10 punti di interesse da non perdere.
1) Museo nazionale del Palazzo

È l’attrazione più famosa di Taiwan: contiene una delle maggiori collezioni di arte cinese al mondo. Un tesoro inestimabile che copre un arco temporale di più di 5000 anni. Ogni tre mesi vengono alternate le opere esposte, così da garantire la totale esibizione dei 700 mila esemplari custoditi. Vi si trovano anche documenti, mobili, libri rari del governo della Cina imperiale, oltre che un’infinità di oggetti di uso quotidiano che offrono una testimonianza della vita di corte. Il museo è frutto della ritirata di Chiang Khai-shek dalla Cina nel 1949.
2) Edificio alla memoria di Chiang Kai-shek

Costruito nel 1980, a 5 anni dalla morte del Presidente della Repubblica di Cina avvenuta nel ’75, resta uno dei maggiori esempi di architettura classica cinese al mondo. Per accedere alla sala principale ci sono 89 scalini, quanti erano gli anni di Chiang Kai-shek al momento del suo decesso. A partire dalle 9 fino alle 17, c’è il cambio della guardia che avviene ogni ora davanti a una statua di bronzo del padre della Patria di 21 tonnellate, ritratto con placida espressione di serenità buddhista. Il cambio della guardia dura almeno venti minuti, fatti di solenni movimenti in slow motion. Durante la loro guardia, i militari non dovrebbero sbattere gli occhi né muovere alcun muscolo, se hanno bisogno di aiuto sbattono il fucile sul pavimento. 1 km e 200 metri di mura perimetrali circonda questo memoriale che consta di un grande parco con stagni e giardini.
3) Tempio Longshan e Bopilao Old Street

È il tempio più antico e celebre di Taipei ed è il luogo ideale per immergervi nella vivace tradizione religiosa taiwanese. In prevalenza buddista – è dedicato al Bodhisattva Guanyin – ha anche un centinaio di divinità del pantheon taoista. La sua entrata principale si apre su un giardino che ha sulla destra una cascata artificiale. Prima di entrare ammirate le due colonne a forma di drago fuori dall’atrio. Quello che troverete all’interno potrebbe sorprendervi: nonostante infatti la società taiwanese sia una delle più tecnologicamente evolute al mondo, resistono qui prepotenti antiche superstizioni cinesi. Niente di più facile (e anche affascinante), quindi, che vedere abitanti di ogni classe sociale e di ogni età compiere complicati rituali di offerta e di preghiera eseguiti con l’ausilio di mezze lune (gli jiaobei) di legno rosso lanciate a terra. A seconda di come atterrano gli jiaobei, si avrà una risposta della divinità alla propria richiesta (sì, no, forse).
- Usciti dal tempio, percorrete lo stretto passaggio a L che lo costeggia. Si chiama Vicolo delle Erbe, ed è pieno di antichi banchetti che vendono aloe vera, basilico, tisane, lavanda e numerose altre erbe e radici secche cinesi.
- Merita un passaggio la vicina quanto fotogenica Bopilao Old Street, vicolo dell’epoca Qing recuperato, con antiche botteghe rinnovate a negozi locali.
4) La Casa Rossa e il distretto Ximending

Questa bella casa in mattoni rossi è un ex mercato e cinema costruito dai giapponesi nel 1908, oggi trasformato in centro culturale e ricreativo. Ospita gallerie d’arte, una casa da tè, un teatro, una sala di musica dal vivo e una piccola mostra sulla propria storia.
- La Casa Rossa si trova vicinissima al Ximending Walking District, affollata zona di shopping alla moda e fulcro della movida.
5) Taipei 101
Con i suoi 101 piani e 508 metri, è l’undicesimo grattacielo più alto del mondo. Si arriva in cima in soli 37 secondi grazie a quelli che sono stati eletti gli ascensori più veloci del globo e, all’89esimo piano, è possibile accedere all’osservatorio panoramico, che offre una vista impareggiabile sulla città e le montagne circostanti. Taipei 101 è stato progettato dall’architetto taiwanese C.Y. Lee, che si è ispirato alla forma di un tronco di bamboo. È possibile vedere il Wind Damper, sfera d’acciaio per stabilizzare la torre che fa di questo grattacielo, che si trova in una zona ad alto rischio sismico, una vera perla di ingegneria.

6) Yongkang Street
Eletta dalla rivista britannica Time Out tra le dieci strade più belle del pianeta, Yongkang Street, oltre a essere il centro dello shopping, è un concentrato di artigianato locale e di insolite specialità culinarie da assaggiare camminando o seduti in uno dei tantissimi ristoranti. Troverete dai locali di ravioli cinesi a caffetterie vietnamite alle case del tè in cui fare ottime degustazioni.
7) Songshan Cultural and Creative Park
È uno dei più grandi hub creativi di Taipei e si trova presso un’ex fabbrica di tabacco fondata dai giapponesi negli anni ’30. Completati i lavori di ristrutturazione nel 2011, questo bellissimo spazio è diventato un grande parco pubblico con sale espositive, mostre d’arte e sale per conferenze. Tanti i negozi che si possono trovare all’interno della vecchia fabbrica, al centro della quale c’è un grande e curato giardino.
8) I market notturni

Esperienza imperdibile, se decidete di vistare Taipei, è quella di visitare i mercati notturni, componente fondamentale delle esperienze gastronomiche della città. Qui troverete un’enorme scelta di quelli che vengono chiamati “piccoli pasti” a prezzi estremamente contenuti. I market notturni, situati in tutta la città, sono aperti tutti i giorni dalle 17 alle 23 circa. Il mercato di Shilin è il più grande e il più antico.
9) Lo Zoo di Taipei
È completamente immerso in una foresta e una delle sue attrazioni principali è certamente rappresentata dai panda cinesi. Ma qui potrete trovare numerosi altri animali.
10) Maokong

Dallo Zoo di Taipei parte una funivia che porta a Maokong, che permette di vedere le colline coperte dalla giungla. È il quartiere più meridionale della città, una delle più antiche zone di coltivazione del tè, famoso per le case da tè, i templi e le romantiche vedute notturne sulla capitale. L’area è piena di immagini di gatti, che derivano dal nome della zona: il fiume ha infatti eroso le rocce dando loro la forma del famoso felino. Al Meijia Tea Garden (arrivati alla decima generazione di produttori di tè) potrete fare interessanti workshop e vivere l’esperienza della cerimonia del tè, che a Taiwan è sicuramente meno rigida di quella giapponese. I principi base restano comunque gli stessi. C’è un primo giro, che serve solo a bagnare le foglie, l’acqua viene poi buttata. Al secondo giro l’infuso viene bevuto dopo pochi secondi. Il tè viene versato dalla teiera in un contenitore prima di essere versato in piccole tazzine. I tè si differenziano a seconda della fermentazione, il Dongding Oolong è il tè più popolare qui e ha dal 30 al 50 percento di fermentazione. Altra varietà famosa è l’Oriental Beauty, che deve il suo gusto dolce a piccoli insetti che masticano le foglie giovani. Nelle case del tè ci sono aree separate per bere l’infuso e per mangiare, per non confondere i sapori.
I dintorni di Taipei
Beitou. Centro termale di origine vulcanica, è la meta ideale per gli amanti del relax. Prima di farvi ingresso si passa di fronte al museo di cultura aborigena, il Centro di cultura Ketagalan. È raggiungibile in metro da Taipei e, oltre alle sorgenti termali pubbliche, diversi sono i resort e le spa che sorgono intorno. Volendo, si può pernottare in stanze che abbiano una piscina privata termale a un costo di circa 200 euro a notte. L’acqua termale, ricca di minerali, ha proprietà buone per la pelle. Merita una visita la fonte, che si trova a Longfenggu Valley, paesaggio desolato di sbuffi di vapore sulfureo e rocce sbiancate.
Dove mangiare e dove dormire a Taipei
È importante sapere che non sempre i ristoranti hanno menù in inglese, tuttavia molti hanno delle foto, dalle quali potrete dedurre la composizione del vostro piatto.
- Din Tai Fung Xinsheng Branch, ristorante famoso per I suoi ravioli.
- Easy House Vegetarian Cuisine, ristorante vegetariano di ottimo livello.
Per dormire, molto carino e con un buon buffet per la colazione, è:
- Amba Taipei Ximending, hotel giovane, smart e very cool.
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