
Thorsten Kaye: «Ridge mi sta antipatico»
Thorsten Kaye, da Shakespeare a Los Angeles
È la soap opera più seguita del pianeta. Sarà perché racconta il dietro le quinte di un mondo patinato, quello della moda, quasi irraggiungibile, vissuto da protagonisti bellissimi. Sarà perché Los Angeles, luogo dove è ambientata, è da sempre nell’immaginario collettivo l’olimpo di un jet set di cui si vorrebbe conoscere tutto: fatto sta che The Bold and the Beautiful fa sognare milioni di telespettatori da 37 anni. La sua prima puntata, infatti, andò in onda il 23 marzo 1987. E così, per festeggiare il traguardo delle sue prime 9000 puntate, la produzione ha deciso di regalarsi un giro nell’immortalità, girando 6 puntate nella meravigliosa Città Eterna (che stanno andando in onda in Italia in questi giorni). Ed è proprio a Roma, nel rooftop del Grand Hotel Plaza, che abbiamo incontrato lui, il carismatico Thorsten Kaye, che da dieci anni presta il volto a Ridge Forrester. Naturalizzato statunitense ma tedesco di nascita, il simpaticissimo Thorsten ha dimostrato il temperamento schietto tipico dei figli della Germania in questa intervista in cui ci dice, senza mezzi termini: “Ridge? Non è una bella persona!

Nella sua carriera c’è tanto teatro, ha interpretato molte opere shakespeariane, da Macbeth al Giulio Cesare, prima di approdare sul piccolo e sul grande schermo: come è arrivata la scintilla per la recitazione?
Ancora non so come ho deciso di intraprendere questa carriera. Mi è sempre piaciuto raccontare belle storie, così, quando ho visto che mi pagavano per farlo e che avevo anche uno stipendio stabile, mi sono detto: perché no? Ma non so se ho mai consapevolmente e razionalmente preso la decisione di svolgere questo lavoro: quella dell’attore non è una carriera che puoi programmare.
Lei vive a New York e lavora a Los Angeles: come gestisce questa distanza?
Prendo l’aereo tutte le settimane! È un po’ dura, ma lo faccio volentieri.
Non è la prima volta che Beautiful viene girato in Italia. Nel 1997 la produzione sbarcò a Como, nel 1999 a Venezia, nel 2002 a Portofino e nel 2012 in Puglia. Nessuna puntata era però mai stata registrata a Roma.
È entrato nel cast di Beautiful undici anni fa: era spaventato, all’inizio, all’idea di sostituire un attore come Ron Moss, che aveva interpretato Ridge per tanti anni ed era molto amato dal pubblico?
No, perché non era una cosa che aveva a che fare con me: io dovevo solo studiare un copione e interpretarlo. Credo sia stato più difficile per gli altri membri del cast, che erano abituati a recitare con un altro attore. Per me non è stato un problema: dal mio punto di vista non ho sostituito nessuno, sono partito dall’inizio. Io uso sempre un’analogia con lo sport: nel calcio sostituisci un calciatore ma la squadra resta sempre la stessa. Così ho fatto io in Beautiful, portando la mia cifra al personaggio. Non mi sono neanche posto il problema: se sono stato scelto io, c’era un motivo.

Al momento, nella soap, Ridge e Brooke sono separati: cosa succederà tra loro nel prossimo futuro?
Cosa pensa che possa accadere? (Ride, ndr). C’è una buona probabilità che succeda la stessa cosa che è capitata negli ultimi 37 anni! Al momento si sono lasciati e si sono voltati le spalle, ma penso che il loro viaggio a Roma li aiuterà a ritrovarsi…
Magari ci sarà un nuovo matrimonio?
Non lo so, non ho ancora letto il copione! (Ride, ndr).
Domanda a bruciapelo: Brooke o Taylor?
Brooke!
A proposito di Taylor Hayes, da qualche tempo è interpretata dall’attrice Krista Allen: come si trova con lei?
È una bravissima attrice che, oltretutto, somiglia molto fisicamente a Hunter Tylo, che interpretava il personaggio precedentemente. Credo che porti nuove dinamiche nella soap e questo è molto positivo. Tre aggettivi per descriverla? Preparata, interessante e non sempre facile…
In cosa si sente diverso da Ridge Forrester?
Io non indosso mai abiti eleganti, ma vesto molto casual e scelgo spesso camice anni ’80. E poi, a prescindere dal look, penso che Ridge non sia affatto una bella persona: umanamente non gli somiglio per niente. Io, tra l’altro, sono un tipo fedele, che non riesce ad amare più donne contemporaneamente.
Perché pensa che Ridge non sia una bella persona?
Perché lui non impara dai suoi errori. Tratta le sue donne molto male, si comporta come un bambino capriccioso, che si prende tutto quello che vuole. Ciononostante, io devo conferire al personaggio delle qualità, delle caratteristiche umane, qualcosa che attiri il pubblico.

Anche sua moglie, Susan Haskell, è un’attrice: vi portate mai il lavoro a casa?
Non parliamo delle nostre performance come attori, quanto piuttosto delle conseguenze che il lavoro ha sulla nostra vita. Se perdo il volo per via di una collega che ha ritardato o per qualunque altra ragione, ne parliamo. Trovo noioso conversare di lavoro con mia moglie, ma devo dire che svolgere la stessa professione è positivo per entrambi: nessun altro potrebbe capire quello che facciamo. Lei è in grado di comprendere che, anche se sto in un letto con un’altra attrice, non provo nessuna emozione, anche perché c’è una tecnica di distacco per non essere coinvolti emotivamente nelle scene sul set.
Qual è il segreto della durata di una relazione nel tempo?
Io sono insieme a questa donna da ben 25 anni! Come far funzionare un rapporto nel tempo? Semplice: basta lavorare dall’altro lato degli Stati Uniti! (Ride, ndr).
Ha qualche rimpianto, sente di aver perso qualche treno nella sua vita?
Ho perso centinaia di treni, ma questo non è sempre un male. Si impara sempre qualcosa dalle occasioni mancate, se ne fa tesoro. Se hai perso quel treno significa che qualcosa non ha funzionato, che non è andato nel verso giusto. E da quello trai insegnamento.

Ha un sogno nel cassetto, magari qualche regista con cui vorrebbe lavorare?
Avevo letto il copione de Il Gladiatore, per il ruolo che poi fu assegnato a Russell Crowe, ma la cosa non andò in porto. Tutti noi abbiamo dei sogni, che però cambiano, si evolvono nel tempo. Quello che desideravi quando avevi 20 anni, dopo non lo vuoi più. Oggi il mio desiderio è continuare a lavorare: ho da pagare le rette del college alle mie due figlie! Anzi, sa che le dico? Che il mio sogno nel cassetto, a questo punto, sarebbe quello di non dover lavorare più!
Lei dà l’idea di essere una persona molto schietta: nella vita ha sempre detto tutto quello che pensava o è rimasto qualche non detto?
Credo che si debba tenere la bocca ben chiusa, se si vuole arrivare alla vetta in questo ambiente dello show business. E il fatto che io lavori in una soap opera dimostra proprio che ho sempre detto tutto quello che pensavo!
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